Page 74 - La passione di Artemisia
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labbra. «Proprio come aveva scritto vostro padre».

              «Vi piacciono, Signore?» ebbi il coraggio di chiedere.
               Fece una risatina e mi lanciò un'occhiata tenera, inconfondibile persino
          attraverso il barbone. «La vostra Susanna è fatta di carne viva. Le linee del

          collo, le pieghe delle ascelle, della carne sotto il ventre - a un pittore non
          verrebbero in mente simili dettagli. E questa Giuditta ha una composizione
          incredibilmente complessa, e tuttavia vera e reale come se voi foste stata
          presente.  La  vostra  interpretazione  cambierà  l'opinione  che  il  mondo  s'è
          fatto di lei».

              Il cuore mi batteva così forte che mi pareva di poterlo udire.
              «Grazie, Vostra Signoria».
              «Sono  in  procinto  di  trasformare  le  stanze  di  questo  piano  in  una

          galleria commemorativa in onore del mio prozio, il divino Michelangelo. In
          questa  stanza  troverà  posto  un'allegoria  delle  sue  virtù  e  delle  sue
          realizzazioni.
               Vi  contribuiranno  molti  artisti.  Tutti  i  cassettoni  del  soffitto  saranno
          occupati da dipinti».

               Alzai  lo  sguardo  e  vidi  dei  profondi  recessi,  incorniciati  da  pesanti
          stucchi dorati su fondo bianco.
              «Vi posso commissionare un pannello?» mi chiese.

               Abbassai la testa e mi misurai in un breve inchino, con tutta l'eleganza
          di cui ero capace. «Era la mia più grande speranza».
              «Un'unica  figura.  Un  nudo  femminile.  Vorrei  che  rappresentasse
          l'Inclinazione, a significare il suo talento naturale.
              Una qualità che avete in comune col divino Michelangelo».

               Non riuscii a controllare il viso perché rivelasse solo modestia di fronte
          a quel complimento.
              Mi sorrise paternamente e tornò a osservare la Susanna.

              «Il vostro sarà l'unico nudo femminile. Ovviamente siete avvantaggiata
          per  motivi  di  naturale  accesso.  In  Accademia  non  è  permesso  ritrarre
          modelle  nude.  I  pittori  debbono  accontentarsi  di  immaginare  le  donne
          avvalendosi  di  modelli  maschi  e  la  loro  immaginazione  non  è  degna  di
          fiducia.  Non  fanno  che  creare  un  ideale  nei  loro  dipinti.  Il  vostro  tocco

          realistico va al di là della loro concezione».
               Strinse  gli  occhi,  come  a  rallegrarsi  di  poter  possedere  quello  che
          nessun altro aveva.

               Aprì una copia dell'Iconologia di Cesare Ripa, uguale a quella di papà e
          trovammo l'Inclinazione, che teneva un compasso e una stella lucente che
          risplendeva su di lei come guida. «Mettetela contro un cielo azzurro fondo.
               Conferitele un aspetto nobile. Avrete una modella di vostra scelta e un
          generoso contributo per il materiale. So che ne sarò soddisfatto».



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