Page 42 - La passione di Artemisia
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«Sì che puoi», sussurrò. «Affinché ti ricordi di non perdere te stessa né
di fronte agli uomini, né di fronte a Dio.
Per non tradire te stessa. Non puoi permetterti il lusso di credere nelle
illusioni - in nome della tua felicità e in nome della tua arte. Per quel che
riguarda la salvezza della tua anima, quella affidala a me. Ho molte ore per
pregare e ci si annoia a pregare sempre e solo per la propria salvezza».
Mi chiuse le dita attorno all'orecchino. «Hai del lavoro da fare».
«Sì, ho del lavoro da fare».
«Adesso nascondilo sotto il corpetto e ricorda, non tutti i principi del
vivere si trovano nelle Scritture. Sono nei legami di sangue, nella storia, nei
detti popolari, nelle allusioni, negli sguardi d'intesa, negli accordi segreti e
nelle calde strette di mano. Quando imparerai a riconoscerli, la vita si farà
più facile, ricca di opportunità e di ricompense.
Sii saggia, Artemisia. Sii accorta. Guardali in faccia e non mostrare
paura».
Ora la guardavo negli occhi e mi ripetevo le sue parole, per
imprimermele nella mente. Il peso che avevano le faceva risuonare come
campane, la cui eco, sapevo, avrei ancora sentito negli anni a venire.
Suor Paola arrivò di corsa percorrendo la navata con le gambette leste,
le mani sulle guance e il volto ravvivato da mille espressioni di gioia.
«Oh, Artemisia, avevo paura di non fare in tempo a vederti. Suor
Graziella me lo ha detto! Sono talmente felice da toccare il cielo con un
dito».
«Mi dispiace deluderti, suor Paola», la stuzzicai.
«Te l'ho detto che noi crediamo ai miracoli».
«Perché mi sposo?»
«Perché sarai nella culla mondiale dell'arte. Che cosa ci potrebbe essere
di meglio per te?»
«Sei generosa».
Mi accompagnarono all'uscita e suor Paola mi fece il segno della croce
sulla fronte con le sue dita calde e il viso da cherubino reso ancor più
rotondo dalla felicità. Graziella mi prese per le spalle e appoggiò la sua
fronte alla mia.
Rimanemmo così per un po', con l'emozione che passava da un petto
all'altro.
«Fallo anche per me», disse suor Paola. «E' l'unica volta che la sua testa
toccherà un soggolo». Ridemmo un po', ma con tristezza. «Ricordati di noi,
tesoro», disse suor Paola.
«Sarete sigillate nel mio cuore». Mi toccai il petto nel punto in cui
avevo nascosto la perla. Graziella non riusciva a parlare.
Spinsi il pesante portone per aprirlo. Aveva cominciato a cadere una
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