Page 36 - La passione di Artemisia
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«Non sarà finito. Non certo con il perdono concesso ad Agostino. Quello
non mi scagiona. Mi è impossibile anche solo rimanere a Roma».
«Col tempo, Artemisia...»
«Credi che abbia voglia di affrontare ogni giorno i vicini e i negozianti
che credono a quella montagna di bugie dette in tribunale? Che sorta di vita
mi aspetterebbe qui, come bersaglio per pitali svuotati dalle finestre?»
Allungò una mano per prendermi un braccio. Mi feci da parte. «Pensaci
prima che finiscano le provviste. Non ti sognare che io sia disposta ad
affrontare il ridicolo e gli insulti ogni volta che dovrò andare a fare la spesa
per il mio paparino».
«Artemisia, non essere sciocca. Non è che un breve disagio».
«Non sarà breve, a meno che tu non faccia qualche cosa». Gli lanciai
una lunga occhiata gelida. «Hai qualche ammenda da fare».
Appariva scosso. Allargò le mani sul tavolo. «Io... io penserò a qualche
cosa».
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