Page 31 - La passione di Artemisia
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4. Il verdetto
La mattina in cui sarebbe stato pronunciato il verdetto, aprii la porta
che dava sulla strada per comprare il pane dal garzone del fornaio e lì,
appoggiato al muro di casa, c'era un quadro avvolto in un panno sporco. Lo
portai dentro e lo scoprii. «Papà! Il quadro rubato!»
«Sei sicura?» Corse nella stanza e me lo strappò dalle mani. «Potrebbe
essere una copia». Lo portò alla luce, ne esaminò ogni pennellata e vide
qualcosa che riconobbe. «E proprio quello. Questo cambia tutto. Sbrigati.
Dobbiamo fare presto!» Uscendo, si gettò sopra la camicia una sopravveste
senza maniche.
Arrivammo a Tor di Nona prima che venissero aperte le porte e
dovemmo attendere fuori, sotto quell'orribile nodo scorsoio, con la puzza
delle acque stagnanti del Tevere che ci ammorbava. Per tutta l'estate e
l'inizio dell'autunno non era caduta una sola goccia di pioggia. Dal fiume
arrivavano nugoli di zanzare.
Una volta entrati, papà chiese di vedere il luogotenente.
Fece scivolare una moneta in mano all'ufficiale giudiziario.
«Prima che entri la corte, per piacere». L'ufficiale giudiziario si
allontanò senza mutare espressione. «Ora vedrai come si metteranno a
posto le cose», disse papà. Il suo andirivieni mi irritava. L'ufficiale
giudiziario tornò e lo condusse lungo un corridoio. Io cercai di andargli
dietro, ma una guardia mi impedì il passo e mi fece tornare in aula, dove si
stava facendo entrare il pubblico. Sedetti al mio solito posto.
Arrivò il notaio, talmente impettito e gelido che mi diede la nausea.
Cominciò a far la punta alle sue penne, sporgendo le labbra. Venne
condotto Agostino e subito dopo fu richiamato indietro. Poi venne
chiamato anche il notaio. In aula si sollevarono dei mormorii e ci fu una
certa agitazione.
La gente faceva i suoi pronostici. Io cercai di chiudere le orecchie a
quelle voci volgari.
Gli unici a stare in silenzio erano Porzia e Giovanni Stiattesi, seduti in
prima fila. Porzia sollevò il mento, per farmi coraggio. Giovanni si
tormentava una bolla che aveva sul labbro. Quando aveva testimoniato,
qualche settimana prima, aveva rivelato tutto quello che mi aveva detto la
sorella di Agostino. Agostino aveva negato, asserendo che sua moglie era
scomparsa. Giovanni aveva insistito. Anche Porzia aveva reso la stessa
testimonianza. Il processo era andato avanti, con altri testimoni - altri
vicini, lo stuccatore di papà, lo speziale da cui compravamo i pigmenti e
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