Page 166 - La passione di Artemisia
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idolo».
«Chi era?»
«Papa Paolo».
Pensai a Galileo. I Medici gli avevano assicurato la loro protezione a
vita, ma Ferdinando avrebbe potuto non essere un sostenitore altrettanto
fermo quanto lo era stato suo padre. E questo nuovo Papa era un enigma.
«Questo mi preoccupa», mormorai.
«Forse Cosimo non è stato grande quanto Lorenzo, ma era un uomo
buono», aggiunse Bianca.
«Con me è stato generoso e mi ha sempre invitato a palazzo.
E ora i suoi figli sono orfani».
Bianca giunse le mani. «Mi dispiace di dirvelo in un giorno in cui...»
«In cui sono un'egoista? Come ha detto Palmira? Va benissimo. Vi
ringrazio per avermene informata».
Bianca si diresse verso la porta.
«Non andate via». Tolsi il disegno strappato dalla sedia.
«Sedete, vi prego. Mi dispiace che oggi Palmira non si sia comportata
bene».
«E' adorabile anche quando non si comporta bene».
«Questa è una parte del problema. Lo sa. Vorrei riuscire a farla
interessare a qualche cosa».
«Alla pittura?»
«Certo. Ma ho tentato anche con altre cose. Sta imparando il ricamo, ma
non vuole leggere, né esercitarsi a scrivere, a meno che non sia io a
spingerla, e la cosa mi fa perdere concentrazione».
«Le mie figlie potrebbero insegnarle. Intendo Teresa. Le piacerebbe».
«Sono così diverse tra loro Teresa e Margherita?»
«Diverse quanto il sole e la luna. Non mi sorprenderebbe se Teresa
prendesse i voti, mentre Margherita non pensa che a gite e feste».
«E' strano, vero, come crescono i figli?» Esitai, ma l'espressione di
Bianca mi spinse a continuare. «Quello che più ci aspetteremmo da loro,
quello che più desidereremmo per loro...»
«Non li interessa minimamente?»
«Esatto». Guardai il disegno strappato. «I legami di sangue sembrano a
volte così arbitrati». Rigirai tra le mani il carboncino. «Stavo pensando
proprio a Renata. Io...»
«Andate avanti. Potete essere franca. Non vi preoccupate».
«E' assetata di imparare tutto ciò che posso insegnarle».
«E' deliziosa, non trovate?»
Annuii. Bianca piegò la testa, incoraggiandomi a parlare.
«Qual è veramente mia figlia? Quella che ho nutrito nel mio ventre, a
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