Page 82 - Il mercante d'arte di Hitler
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molto  più  che  la  realtà  dolente  dell’Est;  il  fantastico  si  fa

                inesorabile concretezza, non nel singolo, ma proprio nella forza

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                e brutalità della forma in cui esso si concreta» . Paul Fechter
                diviene l’interlocutore più importante per Cornelia a Vilnius. In

                lui Cornelia trova qualcuno che la capisce: un «piacere a lungo

                negato»,  a  Vilnius  infatti  la  sensibilissima  artista  si  sente  «in

                balia di qualunque cretino […] si senta in diritto di aprir bocca

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                sulle  [mie]  cose» .  In  una  lettera  Cornelia  parla  di  Fecher  a
                Wilibald in toni assolutamente entusiastici: «un “giornalista” e

                anche  studioso  di  filosofia,  un  uomo  colto  come  voi,  e  che

                capisce me e – se posso permettermi il termine – la mia arte,

                senza  bisogno  di  spiegazioni».  Tra  i  due  si  fa  strada  una

                relazione  amorosa,  la  cui  fine  avrà  tragiche  conseguenze.
                Cornelia  continua  a  esporre  anche  durante  la  guerra,  in  una

                cartolina a Wilibald  a novembre  1914 scrive:  «Ho tenuto  una

                mostra  qui  e  mi  sento,  per  così  dire,  riconosciuta  a  livello

                                                                                      24
                intellettuale per questo. […] Sono molto contesa» . Nel 1917 a
                Vilnius  sarà  la  volta  di  un’altra  mostra,  quest’ultima  però
                organizzata da Hildebrand.



                                             Operazione cultura.



                      Hildebrand Gurlitt all’ufficio stampa dell’esercito



                   Il  trasferimento  all’ufficio  stampa  dell’Ober-Ost  è  per

                Hildebrand Gurlit un colpo di fortuna, non solo perché così può
                sfuggire al pericolo costante al fronte, quanto perché qui si apre

                per  lui  un  orizzonte  come  intellettuale.  Con  lui  collaborano

                soprattutto  scrittori,  poeti,  giornalisti,  pittori  e  scultori,  tra  i

                quali  personalità  importanti  come  Richard  Dehmel,  di  cui

                Hildebrand conosce le liriche patriottiche, per averle lette sulle




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