Page 79 - Il mercante d'arte di Hitler
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in modo da ottenere, in cambio, prestiti di opere dalle più
famose collezioni dei musei di Berlino e di Dresda, con cui dar
vita a esposizioni, assieme all’amico e pittore Magnus Zeller:
«Il nostro progetto va anche più in là. Se nei territori del
Commando supremo dell’Est (Vilnius, Hrodna, Riga, Kovno
ecc.) c’è una sezione teatrale, perché non si dovrebbe pensare di
costituirne una anche per le belle arti? Una sezione che si
occupi di esportare regolarmente mostre dalla Germania.
Pittura, arti grafiche, opere d’autore (Osthaus potrebbe forse
esserci d’aiuto). Direttore di questa sezione sarebbe
naturalmente il sottotenente Gurlitt, suo collaboratore il
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sottotenente Zweig» .
Il lavoro a Vilnius piace a Hildebrand. Ma l’aspetto migliore
del suo trasferimento da Ovest a Est è la vicinanza all’amata
sorella Cornelia. Fin dall’inizio della guerra Cornelia presta
servizio nella Croce Rossa e, dopo le stazioni di Varsavia e
Metz, presso Johannisburg, nella Prussia orientale, dall’autunno
1915 è attiva come infermiera nel lazzaretto di Vilnius-Antokol.
Ancor prima del trasferimento, Hildebrand è venuto diverse
volte a Wilna, per trovare la sorella. È forse in una di queste
occasioni che ha allacciato i rapporti con Paul Fechter e il suo
ufficio stampa. Al termine della guerra, Hildebrand arriverà alla
conclusione di aver conosciuto la sorella veramente soltanto a
Vilnius. Al periodo di Vilnius potrebbe anche risalire il dipinto
che Cornelia realizza per il fratello. Ritrae un giovane pensoso
dal viso magro, le sopracciglia spesse, il naso lungo e grossi
baffi, che dovrebbero conferirgli un aspetto più deciso. Lo
sguardo è assente, la bocca socchiusa, come se l’uomo ritratto
fosse con la mente altrove. Il colletto alto e grigio tradisce
un’uniforme militare, si tratta con ogni probabilità di qualcuno,
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