Page 76 - Il mercante d'arte di Hitler
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Durante la guerra i tre fratelli si riavvicinano. Le lettere di
Hildebrand a Cornelia in occasione delle festività mostrano
quanto egli sia legato alla sorella, in esse ricorda con nostalgia
le feste in famiglia. Anche loro si scrivono regolarmente. A
maggio del 1916 è di nuovo in licenza e si ritrova con la sorella.
Con commozione racconta al fratello maggiore del loro
incontro: «La guerra mi ha avvicinato moltissimo a Eitel, solo
adesso, da quando ho avuto la possibilità di compararlo con
altre persone, il nostro rapporto è davvero fraterno. Non è un
luogo comune: il mio desiderio di stare con i miei fratelli ora è
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molto più grande» . Quanto Hildebrand e Cornelia siano
affezionati lo mostra una foto che ritrae Hildebrand con
l’uniforme, mentre è in licenza. È seduto assieme alla sorella sul
gradino della veranda di casa, in Kaitzer Straße, le loro gambe
incrociate, l’uno sopra l’altra. Mentre Hildebrand stringe le
gambe al petto, Cornelia tiene le mani posate sul ginocchio
destro di lui. Le loro braccia disegnano in tal modo due cerchi
che si intrecciano. Questa singolare posizione assume un
significato quasi simbolico: i due fratelli formano un’unità.
Cornelia guarda verso l’obiettivo e sorride contenta, mentre
Hildebrand, pensieroso, tiene lo sguardo fisso a terra.
La particolare vicinanza tra il più giovane dei Gurlitt e la
sorella emerge anche in un’altra fotografia, in cui si vedono i tre
fratelli, i due maschi portano l’uniforme. Cornelia, al centro,
ride divertita, mentre Hildebrand le prende il braccio ed è
rivolto verso di lei. Wilibald, invece, è in posa con la mano sul
fianco. Wilibald diventerà per Hildebrand negli anni una figura
degna di rispetto, cui si aprirà e confiderà le proprie incertezze e
paure. Il più giovane del gruppo ritratto nella fotografia, così
esile e insicuro di fronte ai due fratelli, robusti e di statura
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