Page 421 - Il mercante d'arte di Hitler
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quadri,  Cornelius  Gurlitt  lo  tiene  abilmente  nascosto  a  occhi

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                indiscreti .
                   Nella  perquisizione  di  inizio  2012  gli  investigatori  trovano
                cornici  vuote,  ricevute  e  pezze  d’appoggio.  Scoprono  degli

                speciali  contenitori,  utili  con  ogni  probabilità  a  nascondere  i

                trasferimenti di denaro – come un libro al cui centro è scavato

                esattamente lo spazio per le banconote, o una valigia rigida, con

                all’interno  un  totale  di  149  riproduzioni  di  opere  d’arte,  che
                ricorda il campionario di un rappresentante di commercio. Tutto

                ciò  suscita  nella  Procura  il  sospetto  di  essere  di  fronte  a  un

                mercante d’arte che esercita la propria attività di nascosto dal

                fisco. Il candore, per non dire la buonafede, esibiti da Cornelius

                Gurlitt, che fino alla fine è convinto di non aver fatto nulla di
                male,  sembra  non  adattarsi  a  questo  profilo.  Le  autorità

                proseguono le proprie indagini per il reato di evasione fiscale

                fino all’ultimo giorno di vita dell’uomo, il 6 maggio 2014. Con

                la sua morte l’inchiesta viene chiusa. Gurlitt fa giusto in tempo

                a vedersi revocare l’atto di requisizione dei propri quadri.


                    La collezione Gurlitt e i Princìpi della Conferenza di

                                                   Washington



                   Nonostante  il  sospetto  iniziale,  l’immagine  di  Cornelius

                Gurlitt  rimane  quella  di  un  signore  distinto,  trovatosi  senza

                volerlo  a  calcare  la  scena  mondiale  –  non  certo  un  evasore
                fiscale o un riciclatore di denaro sporco. Lo stuolo di avvocati e

                consulenti  di  pubbliche  relazioni,  cui  l’assistente  legale

                messogli  a  disposizione  alla  fine  del  2013  dalla  pretura

                competente  di  Monaco  ha  affidato  l’incarico,  è  riuscito  negli

                ultimi mesi a influenzare in modo decisivo la percezione della

                sua figura a livello pubblico. Con la promessa di Gurlitt di voler



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