Page 414 - Il mercante d'arte di Hitler
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Sui media comincia una vera e propria caccia all’uomo, i cui
momenti salienti sono la foto scattata dal tabloid «Paris Match»
a Monaco di Baviera e il viaggio di tre giorni assieme a lui di
una reporter di «Der Spiegel» in una cittadina bavarese per una
regolare visita medica dell’uomo. Cornelius Gurlitt è la figura di
raccordo nella storia della spettacolare collezione, la sua
persona, però, è un enigma da risolvere.
Una vita nell’ombra:
un figlio e l’incombente spettro del padre
Sebbene Cornelius Gurlitt abbia occupato per settimane e per
mesi la scena pubblica come nessun altro personaggio del
mondo dell’arte, poco si sa dell’uomo che per tutta la vita è
stato soltanto il figlio di un padre potente e il custode da ultimo
della sua eredità. Rolf Nikolaus Cornelius è nato il 28 dicembre
1932 ad Amburgo. La sorella di due anni più giovane, Benita
Renate, sarà per lui fino alla morte di quest’ultima, avvenuta nel
2012, l’unico suo legame affettivo. Più tardi Cornelius dirà:
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«Nulla ho mai amato di più nella mia vita che i miei quadri» .
Cornelius è cresciuto tra le ville del signorile quartiere
residenziale di Rotherbaum. La sua, tuttavia, non deve essere
stata un’infanzia serena, tra le sue memorie ai tempi di
Amburgo c’è la costruzione sulle rive dell’Alster di postazioni
mimetiche per i cannoni antiaerei, con cui la città dovrebbe
difendersi dai bombardamenti. Ad Amburgo ancora Cornelius
frequenta la scuola elementare. A seguito dei danni subiti dal
Kunstkabinett del padre a novembre e dicembre del 1941 sotto
gli attacchi aerei, la famiglia si trasferisce a Dresda, nella casa
natale di lui. Qui Cornelius frequenta il ginnasio, poi, terminata
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