Page 408 - Il mercante d'arte di Hitler
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Kunstkabinett, assieme a Bar, marrone di Max Beckmann e a
Testa incappucciata (Testa di donna) di Picasso, che Karl
Ballmer pretende di aver donato a Hildebrand Gurlitt assieme al
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presunto guazzo di Chagall .
Quando, cinque anni dopo la morte di Hildebrand, Helene
Gurlitt si trasferisce a Monaco di Baviera, la collezione finisce
poco a poco nel dimenticatoio, benché la vedova ancora nel
1965 riceva le ultime richieste di prestito, per esempio da parte
della Accademia delle Belle arti di Berlino, che fa domanda di
un acquerello di Schlemmer per una mostra. A conoscerla, da
ultimo, saranno solo pochi commercianti, cui Helene Gurlitt
prima e i figli poi offriranno in vendita dei pezzi. Prestiti
praticamente non ne faranno più. La collezione sparirà dalla
vista. Quanto alle acquisizioni del marito, Helene Gurlitt
osserverà lo stesso voto del silenzio di lui, che passerà ai figli
Cornelius e Benita dopo la sua morte nel 1968. Con il
rinvenimento di Schwabing all’inizio del 2012 la collezione
tornerà a galla e con essa anche il problema del confronto con il
passato, del ruolo di Hildebrand Gurlitt nel Terzo Reich, del suo
coinvolgimento.
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