Page 404 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 404

Museo del Führer nei territori occupati rientrano tutti in questa

                categoria,  quali  sforzi  votati  a  un  compito  più  alto.  Il  suo

                sguardo  rimane  caparbiamente  puntato  su  ciò  che  lo  muove
                all’azione. Si spiega così anche il suo slancio, la sua ambizione

                a  Düsseldorf:  trovare  riconoscimento  qui,  stando  a  questa

                logica,  significa  per  lui  poter  anche  giustificare  il  proprio

                passato. Questa volontà incondizionata di successo fa di Gurlitt

                un  ossessivo,  non  uno  che  susciti  simpatia.  Così  si  legge,  ad
                esempio, in un profilo della sua persona redatto alla vigilia del

                compleanno: «Il dott.  Gurlitt è  del resto  un uomo  intrattabile,

                che ogni giorno aggredisce verbalmente i suoi amici, cosa di cui

                lui  poi  si  dispiace  terribilmente.  Anche  questo  bisogna

                                                                  36
                rimproverargli  di  tanto  in  tanto» .  A  Düsseldorf,  l’ultima
                stazione del suo percorso professionale, Gurlitt non intende più

                farsi  metter  freni  da  nessuno,  ma  battersi  per  ciò  che  ritiene

                giusto. Il fatto che anche qui, come nelle altre fasi della sua vita,

                egli  persegua  unicamente  la  sua  carriera,  viene  ogni  volta

                spacciato  da  lui  o  da  qualcun  altro  per  dedizione  alla  sua
                “causa”.

                   Il giorno del suo sessantesimo compleanno Gurlitt è all’apice

                della sua carriera. Dopo il successo di pubblico ottenuto con la

                grande  mostra  del  Museo  de  Arte  de  São  Paulo,  l’anno

                successivo  presenta  «L’opera  dell’ultimo  Renoir»,  che  attira

                «diecimila  persone  nelle  rovine  della  Kunsthalle»,  come  si
                legge nelle cronache dell’istituto. I quadri, provenienti da una

                collezione  privata,  vengono  esposti  in  sale  appositamente

                dipinte di rosso. Il pubblico ne è rapito. I piani dell’ambizioso

                direttore  però  volano  molto  più  in  alto.  Per  il  1957  ha  in

                programma  una  mostra  di  capolavori  del  XVII  e  XIX  secolo  in

                collaborazione  con  le  Collezioni  d’arte  di  Dresda.  Dovrebbe




                                                          404
   399   400   401   402   403   404   405   406   407   408   409