Page 405 - Il mercante d'arte di Hitler
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essere la prima grande esposizione della Repubblica federale
con proprietà museali provenienti dall’altra metà della
Germania. «In questo modo potrebbe davvero essere gettato un
ponte tra Dresda e la Germania Ovest che tutti gli uomini dotati
di buona volontà potranno attraversare», scrive Gurlitt
promuovendo il suo progetto a Max Seydewitz, il direttore
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generale delle Collezioni d’arte statali di Dresda . Gurlitt si
riallaccia qui ai propri inizi, sotto diversi punti di vista: da un
lato si ricongiunge con la sua città natale, Dresda, dall’altro
riprende l’idea di un’arte che si fa ambasciatrice, strumento di
mediazione politica.
Morte di un promotore: la scomparsa di Gurlitt all’apice
del suo operato a Düsseldorf
Ma la mostra non si realizzerà mai. Gurlitt, la “forza
trainante” dell’impresa è vittima di un tragico incidente. A fine
ottobre del 1956, sulla autostrada all’altezza di Oberhausen, di
ritorno da Friburgo in Brisgovia, dove ha accompagnato al figlia
Benita per l’inizio degli studi, finisce con la sua auto sotto un
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autotreno . Non è nota la dinamica precisa del grave incidente,
Gurlitt tuttavia, pur portando un paio di occhiali spessi, è
conosciuto per essere alquanto spericolato alla guida –
noncurante dei problemi alla vista. Come suo padre, soffre di
una cataratta che sta curando dal 1946. «Gurlitt non prendeva
sul serio la cosa, e la circolazione stradale negli anni Cinquanta
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era piuttosto controllata» . A seguito del sinistro il conducente
viene ricoverato in gravi condizioni al Joseph Hospital di
Sterkrade presso Oberhausen. Dopo due settimane di coma, la
mattina del 9 novembre 1956 Hildebrand Gurlitt cessa di vivere.
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