Page 406 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 406
Viene seppellito al Nordfriedhof, il cimitero nella zona nord di
Düsseldorf.
Per la scena artistica renana è uno choc. «Un’enorme
perdita», titola la «Rheinische Post» nel suo necrologio. «Il
Kunstverein, la “Società dell’arte” di Renania e Vestfalia, che
porta il suo nome non senza ragione, è tornato a essere nelle
mani di Gurlitt una tra le più importanti e autorevoli
associazioni del suo tipo e grazie alla sua portata in campo
artistico e all’ampiezza delle esposizioni è, cosa ancor più
significativa, un fattore culturale, artistico e sociale che diffonde
40
nuova energia vitale nel capoluogo renano» . Per rendere
omaggio ancora una volta ai meriti di Gurlitt, il presidente del
Kunstverein in carica dal 1954 Viktor Achter chiede al direttore
generale dei Musei civici di Colonia Leopold Reidemeister di
tenere un discorso commemorativo all’assemblea generale
dell’associazione il 24 gennaio 1954. Il suo amico dai tempi
degli studi è tuttora la persona più intima, fino all’ultimo si sono
scritti. Più di una volta Reidemeister ha partecipato come
relatore all’inaugurazione delle mostre del Kunstverein di
Düsseldorf.
Reidemeister ha qualche esitazione all’inizio ad accettare di
incaricarsi dell’elogio funebre, ma non vuole sottrarsi ai suoi
obblighi, come scrive ad Achter. Conosceva Gurlitt da oltre
trent’anni; «proprio nelle situazioni difficili per l’uno o per
l’altro» la loro amicizia è riuscita a preservarsi, e questo anche
se negli ultimi tempi un’ombra era calata su di essa. Nel suo
memoriale Reidemeister elenca ogni singolo contributo reso da
Gurlitt, descrive i suoi modi, «talvolta un poco maldestri», e
ammette come entrambi siano stati «negli ultimi anni della
ricostruzione […] sempre troppo servitori del compito [loro]
406