Page 402 - Il mercante d'arte di Hitler
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possesso della tavola, avrebbe dovuto quantomeno darne
notizia.
Per i figli di Hinrichsen, Walter e Max, il disegno di Spitzweg
significa molto, perché il soggetto a tema musicale è tra i motivi
preferiti di Henri Hinrichsen. Alla morte di Hildebrand Gurlitt,
la vedova Helene Gurlitt proseguirà su questa linea, tacendo il
possesso dell’opera nell’ambito della richiesta di risarcimento
avanzata dagli eredi e sostenendo che tutte le giacenze e i
documenti del negozio del defunto marito sono andati distrutti
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nell’incendio di Dresda il 13 febbraio 1945 . E adotterà la
medesima strategia pure con la sua stessa famiglia. Quando il
nipote Dietrich Gurlitt nel 1967 chiederà notizie dei quadri del
bisnonno Louis, intendendo scrivere un articolo, Helene
risponderà come da copione: «Purtroppo non ti posso essere di
alcun aiuto, poiché anche il lascito del nostro Kunstkabinett ad
Amburgo (cataloghi e altri documenti), tra cui molti dipinti di
Louis Gurlitt in nostro possesso, è andato bruciato in
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Kaitzerstraße nel grosso bombardamento di Dresda» .
La rimozione in Hildebrand Gurlitt è totale. Si è sistemato
nella sua nuova vita e quando guarda al passato è solo per
ricordare le cose belle ai tempi prima della guerra e i suoi
presunti meriti durante il Terzo Reich. Non va diversamente
neppure per il suo sessantesimo compleanno, il 15 settembre
1955. Prima di concedersi una piccola pausa a cavallo della sua
festa e partire con la famiglia per l’Italia, fa un riassunto della
propria vita in un testo che dovrebbe servire da informazione
generale per articoli in suo omaggio nei giornali locali – quanto
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a un esame autocritico, non c’è traccia . Durante la sua assenza
i messaggi di auguri al Kunstverein fioccano uno dopo l’altro.
Politici, colleghi dell’ambiente museale, artisti, mercanti d’arte,
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