Page 398 - Il mercante d'arte di Hitler
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alla restituzione di beni artistici cui aderiscono i rappresentanti
di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. La commissione ha il
compito di raccogliere i documenti utili a proseguire le ricerche,
coordinare il lavoro nelle tre zone e dirimere i casi di
controversie. Essa tuttavia non ha operatività autonoma. Gli
Stati Uniti si riservano di decidere in merito a tutte le
restituzioni. Anche il materiale a esse relativo, inoltre, è tenuto
in custodia dagli americani: tanto i documenti delle
organizzazioni dedite al furto di opere d’arte quanto i verbali
degli interrogatori e gli inventari degli Alleati. Nel 1952 la
commissione viene sciolta. Al suo posto subentra la
Treuhandverwaltung für Kulturgut (TVK), l’Ufficio fiduciario
dei beni culturali impiegato dal governo federale e che sarà
ancora attivo alla morte di Gurlitt. Il dipartimento speciale
istituito all’interno dell’ufficio culturale del ministero degli
Esteri prende in carico le rimanenze dei vecchi Central
Collecting Point di Wiesbaden e Monaco e gestisce le richieste
provenienti dall’estero e dai proprietari originari. La TVK si
occupa di individuare dove si trovino gli oggetti d’arte e di
identificare questi ultimi, la restituzione però rimane di
competenza degli alti commissari degli Alleati.
Da Düsseldorf Hildebrand Gurlitt, di fronte agli americani che
gli chiedono chiarimenti sull’origine delle opere, si dimostra
collaborativo, anzi compiacente. Ma si limita tuttavia a dare
informazioni solo lì dove vantaggi e svantaggi per lui si
controbilanciano. Quel che gli interessa in prima linea è
assicurarsi il favore degli Alleati. Parallelamente offre
assistenza ai musei per acclarare la provenienza di opere
acquistate nel corso della guerra. Leopold Reidemeister gli dà
accesso agli atti del Wallraf-Richartz Museum. Qui Gurlitt si
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