Page 393 - Il mercante d'arte di Hitler
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guerra, è stata smantellata dai russi. Alla fine dell’estate del ’45
l’imprenditore si è stabilito prima a Duderstadt e poi a
Düsseldorf, in località Benrath. La nuova azienda da lui fondata
col nome Juridwerk Kurt Kirkbach ha intrapreso un’attività
fiorente in breve tempo. Nei primi anni del dopoguerra
Kirchbach potrebbe aver fatto passare con i suoi furgoni merci
qualche carico per Gurlitt da Est a Ovest.
Con il suo trasferimento a Düsseldorf nel 1948 Gurlitt ha
rimesso insieme quasi tutti i pezzi. Qualcosa è andato bruciato o
distrutto, altro è stato confiscato dai russi o reclamato dagli
Alleati americani per essere restituito ai Paesi di origine. Ma nel
complesso Gurlitt riesce a trarre in salvo i beni più preziosi
nella sua nuova esistenza. Solo lui ha il quadro completo della
collezione nella sua ampiezza, nessun altro deve potervici
arrivare. A tale scopo Gurlitt cerca di mettersi al riparo da
ulteriori indagini. E nondimeno impiega parti della sua
collezione in mostre pubbliche quali prestiti, non di rado persino
in esposizioni da lui stesso organizzate al Kunstverein, come la
retrospettiva sulle opere dell’ultimo periodo di Lovis Corinth,
che si tiene dal 22 ottobre all’8 dicemebre 1950. È suo ad
esempio alla mostra il dipinto Lago di Lucerna al mattino del
1924. Gurlitt ha acquistato il quadro per sé, quando questo era
tornato a Lucerna con l’asta del 1939. Tra i prestiti da lui messi
a disposizione vi sono soprattutto opere degli espressionisti
tedeschi, di cui a seguito dell’operazione di sequestri di “arte
degenerata” i musei in Germania sono dolorosamente carenti.
Negli anni del dopoguerra i musei in tutto il Paese si
adoperano per una riabilitazione dell’arte prima messa al bando
e per il recupero della pittura e scultura dei vecchi, migliori
tempi. Particolarmente significativa in tal senso è l’iniziativa
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