Page 392 - Il mercante d'arte di Hitler
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gli invidia, finita la guerra. Il successivo gruppo è formato da

                opere di artisti francesi, principalmente del  XIX secolo: Millet,

                Courbet,  Manet,  Monet,  Daumier,  Toulouse-Lautrec,  Degas,
                Renoir,  Rodin,  Cézanne,  Signac,  Seurat,  Matisse  e  Picasso.

                Durante  le  sue  campagne  di  acquisti  in  Francia,  Gurlitt  ha

                sviluppato un debole per quest’arte e ne ha fatto un segmento

                autonomo  della  sua  offerta  di  commerciante.  Possiede  inoltre

                tavole preziosissime di Dürer e Rembrandt, Guardi e Tiepolo,
                anch’esse  da  lui  ottenute  a  Parigi,  nonché  interi  lotti  di

                xilografie  giapponesi  e  di  opere  di  Lieberman,  questi  ultimi

                drasticamente  decimati  a  causa  delle  restituzioni  dovute  ai

                musei. Si aggiungono i quadri del nonno Louis Gurlitt, come il

                lascito di opere d’arte della sorella Cornelia.
                   Quella che gli Alleati avevano preso in custodia, tradotto al

                Central  Collecting  Point  di  Wiesbaden  per  controllo,  quindi

                restituito a Gurlitt tra la fine del 1950 e l’inizio del 1951, non

                era  che  una  minima  parte.  Il  resto  Gurlitt  l’ha  messo

                precedentemente al sicuro ad Aschbach o in altre località da cui
                andrà  a  recuperare  le  sue  opere,  un  po’  alla  volta.  «Solo  più

                tardi,  dopo  che  un  sindaco  comunista  di  paese  aveva  già

                confiscato  le  tavole,  ho  potuto  riscattarle  servendomi  di  un

                trucchetto,  sono  riuscito  a  farle  passare  aldilà  della  cortina  di

                ferro con l’aiuto di un brav’uomo russo che, in una notte in cui

                diluviava, ha preso volentieri due bottiglie di acquavite», così il
                collezionista descriverà nel 1956 una delle sue operazioni nella

                bozza  per  la  prefazione  al  catalogo  della  Mostra  itinerante  di

                acquerelli tedeschi degli ultimi cinquant’anni negli Stati Uniti,

                                                                                                19
                dal  1905  al  1955,  bozza  che  però  non  sarà  pubblicata .  Ad
                aiutarlo  nel  trasporto,  probabilmente,  è  il  suo  vecchio  amico

                Kurt  Kirchbach,  la  cui  fabbrica  a  Coswig,  pur  resistita  alla




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