Page 350 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 350

opere  di  Erich  Heckel,  Otto  Mueller,  Lyonel  Feiniger,  Karl

                Schmidt-Rottluff  e  Oskar  Moll,  conservati  nei  depositi  della

                zona  di  occupazione  francese,  per  lui  praticamente
                irraggiungibili  dalla  zona  sovietica  in  cui  si  trova,  ma  che  da

                Aschbach  si  potrebbero  eventualmente  prendere.  Gurlitt  entra

                nell’affare, a dicembre del 1947 propone le opere di Möller al

                suo vecchio amico e compagno di studi Leopold Reidemeister,

                appena divenuto direttore dei Musei di Colonia. Anche lui come
                quasi tutti i curatori museali inseriti dopo la guerra si adopera a

                colmare  i  buchi  nell’assortimento  a  seguito  delle  azioni  di

                sequestro  di  “arte  degene  rata”.  Nell’offrire  i  quadri  a

                Reidemeister  Gurlitt  non  fa  il  nome  di  Ferdinand  Möller,  ma

                ribadisce ugualmente di non avere lui stesso la proprietà delle
                opere. Come già in precedenza, gli attori in gioco si muovono

                con  la  massima  discrezione;  è  sempre  meglio  non  rivelare

                troppe  informazioni  sulla  provenienza.  Sugli  affari  cala

                nuovamente un velo di oscurità. Gurlitt non può commerciare in

                arte come professionista ed è costretto al momento a tenere da
                parte  i  propri  guadagni,  ma  la  cosa,  a  posteriori,  gli  costa

                                   8
                piuttosto cara .
                   Benché  l’offerta  sia  allettante,  Reidemeister  non  la  coglie,

                grazie alla collezione Haubrich donata a maggio del 1946 al suo

                museo dispone ora di un nuovo fenomenale patrimonio d’arte

                moderna.  Con  l’acquisizione  della  collezione  espressionista
                salvata dalla guerra, il suo istituto è salito in un solo colpo al

                posto  di  più  importante  museo  dell’arte  moderna  classica  in

                Germania.  L’assortimento  del  valore  di  diversi  milioni

                comprende  opere  di  Barlach,  Schmidt-Rottluff,  Nolde,

                Kirchner, Heckel, Beckmann e Chagall. Dopo che, a giugno del

                1945, il governo militare britannico ha messo sotto sequestro la




                                                          350
   345   346   347   348   349   350   351   352   353   354   355