Page 323 - Il mercante d'arte di Hitler
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                collaborare in qualche modo con te» . Negli anni Venti i due
                erano in rapporti molto stretti, a casa Gurlitt Renn era sempre il

                                                                                       12
                benvenuto, come questi ricorda anche nei suoi libri . Durante il
                periodo in servizio al König Albert Museum Gurlitt ha portato

                Renn a Zwickau, nel tentativo, con il suo aiuto, di convertire il

                pubblico locale all’arte moderna. La loro amicizia durerà fino

                alla morte di Hildebrand Gurlitt.

                   Pur non costituendo ancora una prova, le lettere di referenze
                dovrebbero  fornire  un’immagine  tale  da  condizionare  il

                giudizio.  A  voler  meglio  considerare  la  presunta  resistenza

                opposta da Gurlitt al regime nazista, pare allora che la fase della

                sua più decisa opposizione si sia conclusa con l’episodio della

                bandiera  a  maggio  del  1933  e  il  conseguente  abbandono  del
                Kunstverein.  In  seguito,  come  mercante,  avrà  pure  promosso

                l’arte  moderna  organizzando  mostre  ed  eventi  nel  suo

                Kunstkabinett e svolgendo così una certa attività di resistenza,

                ma solo finché questo gli è stato possibile farlo senza particolari

                difficoltà  nella  cornice  protetta  della  più  liberale  politica
                culturale di Amburgo. Walter Clemens, l’avvocato alla Corte di

                appello regionale di Amburgo che ha redatto per conto di Gurlitt

                la richiesta di risarcimento dopo la distruzione della sua galleria

                nella Alte Rabenstraße, conferma nel suo riscontro il fatto che il

                Kunstkabinett  avesse  assunto  all’epoca  il  ruolo  di  «isola  di

                rifugio, luogo di libertà intellettuale, in cui poter incontrare altri
                                                                                                      13
                visitatori aldilà delle origini e del credo politico di ciascuno» .
                Con  l’inasprirsi  della  politica  nazionalsocialista  all’inizio  del

                1937 Gurlitt ha posto fine anche alle sue provocatorie attività di

                esposizione. L’anno seguente si è compiuta la svolta e Gurlitt si

                è  messo  al  servizio  del  Reich  come  suo  agente  ufficiale.

                Neppure  Josef  Haubrich,  come  lui,  vede  in  tutto  questo  una




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