Page 297 - Il mercante d'arte di Hitler
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il mezzo. Dopo quarantotto ore di viaggio su strade impervie,

                raggiungono la loro meta: Bamberga. Qui i passeggeri ospiti del

                trasporto  smontano.  Gurlitt  inizialmente  vorrebbe  raggiungere
                Wiesentheld,  cinquanta  chilometri  più  avanti.  Ma  cambia  i

                propri  piani  e  si  fa  lasciare  ad  Aschbach,  in  Alta  Franconia,

                dove vive un suo conoscente di Parigi: il barone Gerhard von

                Pölnitz,  residente  al  castello  di  Aschbach.  Quest’ultimo  offre

                alla  famiglia  temporaneamente  alloggio  nella  sua  aristocratica
                dimora,  i  due  del  resto  si  conoscono  da  tempi  migliori  e  ora

                bisogna  stringere  i  denti.  Von  Pölnitz  è  stato  ufficiale

                dell’aeronautica di stanza a Parigi e, quale intimo amico di Karl

                Haberstock,  ha  anche  lui  preso  parte  al  commercio  di  opere

                d’arte, intrattenendo peraltro una relazione con la sua segretaria,
                Jane Weyll. Von Pölnitz si occupava di organizzare il trasporto

                di  quadri,  dopo  aver  aiutato  Haberstock  ad  «arianizzare»  la

                Galleria  Wildenstein.  Nel  1941  il  proprietario,  Georges

                Wildenstein, di origini ebraiche, si era visto costretto a emigrare

                negli Stati Uniti. La galleria era andata dunque a Roger Dequoy,
                con  il  quale  Wildenstein  era  rimasto  in  contatto.  Il  gallerista

                aveva cominciato così, con l’aiuto di Haberstock, ad acquistare

                opere nei territori occupati e a importare per questo canale arte

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                rubata negli Stati Uniti .
                   Poter rimanere con tanto di armi e bagagli ad Aschbach per

                Gurlitt è una salvezza, anche se qui s’imbatte di nuovo in Karl
                Haberstock, il suo più agguerrito concorrente. Con la nomina di

                Hermann Voss a commissario speciale per il Museo del Führer

                a Linz la stella di Haberstock, quale principale procuratore per

                gli acquisti d’arte di Hitler, aveva cominciato a tramontare. Al

                suo  posto  era  subentrato  Gurlitt,  cui  Voss  aveva  dato  la

                precedenza. Da quel momento l’impegno di Haberstock per il




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