Page 296 - Il mercante d'arte di Hitler
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passare da Norimberga. Prima però Gurlitt recupera una cassa di
quadri tra quelle depositate al castello di Weesenstein.
L’anziana madre di Gurlitt non va con loro. Per lei il viaggio
sarebbe troppo pesante e non vuole staccarsi dalla sua città
natale. L’ottantaseienne torna dunque a Dresda, dove
temporaneamente tenta di sistemarsi come può nel seminterrato
ancora agibile della villa in Kaitzer Straße. Trova quindi una
sistemazione definitiva in località Strehlen, presso Dresda, in
Lenbachstraße 12, non più una villa con giardino come un
tempo, ma una semplice casa in affitto in un complesso edilizio
che comprende quattro civici. Si tratta dell’appartamento dei
suoceri di Hildebrand, che ospitano Marie Gurlitt e la domestica
settantaduenne sotto il proprio tetto. Richard Hanke ha lavorato
come macchinista fino alla pensione e il suo appartamento di
due stanze e mezza appartiene al consorzio edile delle ferrovie.
Marie Gurlitt vi potrà rimanere anche dopo la morte dei coniugi.
A quel punto, però, le sarà assegnata come inquilina un’operaia
comunista, la signora Neuherz, che nel giro di qualche tempo la
spodesterà del ruolo di principale locataria, come Hildebrand
Gurlitt riporta in una lettera ad amici a dicembre del 1947.
L’anziana signora a Dresda vive in totale indigenza, lamenta il
figlio. In segno di riparazione la città ha, sì, dedicato al padre,
già nel 1946, il nome di una strada, ma la pensione di
reversibilità alla madre rimarrà comunque preclusa.
Il 22 marzo 1945 il viaggio per Hildebrand e la sua famiglia
prosegue. Nel camion Helene e i bambini si fanno spazio tra le
casse, su un materasso. Sul rimorchio dell’autotreno vengono
sistemati la maggior parte delle quarantasette casse con i quadri
e dei dieci scatoloni con tappeti e libri, cui si aggiunge una
enorme catasta di legna da ardere, usata come combustibile per
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