Page 277 - Il mercante d'arte di Hitler
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pubblicherà  numerosi  libri  sull’artista  e  darà  inizio  alla

                compilazione  del  primo  indice  delle  opere  di  Beckmann,  che

                dopo  la  sua  morte  sarà  dato  alle  stampe  in  due  volumi  dalla
                moglie Barbara nel 1976. A settembre del 1944, in compagnia

                di  Gurlitt,  Göpel  fa  visita  a  Max  Beckmann  nel  suo  luogo  di

                esilio ad Amsterdam. L’artista è emigrato assieme alla moglie

                Mathilde  (detta  “Quappi”)  il  giorno  prima  dell’apertura  della

                mostra di “Arte degenerata” a Monaco, consapevole di non aver
                più  la  possibilità  di  lavorare  liberamente  in  Germania  e  che

                rimanere sarebbe stato un pericolo.

                   Göpel  e  Gurlitt  approfittano  dei  trasporti  d’arte  organizzati

                dal  Progetto  speciale  per  il  Museo  del  Führer,  per  spedire

                segretamente  dipinti  di  Beckmann  a  Monaco.  Lì  il  mercante
                d’arte  Günter  Franke  attende  la  merce  che  andrà  rivenduta,

                fornendo così un sostegno finanziario all’artista. Nel suo esilio

                olandese,  Beckmann  ha  bisogno  urgente  di  denaro.  Göpel  e

                Gurlitt acquistano con l’occasione dei quadri anche per sé. Tra

                le opere da loro comprate a Beckmann il 13 e il 14 settembre
                1944  vi  è  anche  il  dipinto  realizzato  quello  stesso  anno,  Bar,

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                marrone, preso da Gurlitt . Quappi confermerà più tardi come
                Gurlitt abbia avuto l’opera direttamente da Beckmann. Dopo la

                guerra, Gurlitt potrà anche finalmente esporlo in pubblico, come

                farà  tra  l’altro  nel  1950  nella  sua  nuova  sede  operativa,  il

                Kunstverein di Düsseldorf, dove dedicherà all’artista una mostra
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                personale .  La  guerra  non  ha  evidentemente  turbato  i  loro
                rapporti.  In  una  lettera  del  I  gennaio  1950  alla  prima  moglie,

                Minna Beckmann, l’artista scriverà: «For the sale of my recent

                paintings  I  believe  that  H.  Gurlitt  is  the  most  appropriate

                person. He is clever and has a fine feeling for art and is fair

                [Credo che H. Gurlitt sia la persona più indicata per la vendita




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