Page 273 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 273
nuovo domicilio. La moglie Helene – dal 1938 ufficialmente
titolare del Kunst kabinett – viene sempre più coinvolta. Prende
le telefonate, una volta conclusi gli accordi, e stende i relativi
telegrammi. La Kaitzer Straße diventa ora il punto di partenza
di tutte le attività commerciali del Kunst kabinett. Ove
possibile, Gurlitt non perde occasione per far sapere quanto egli
sia una persona importante e richiesta. Così, ad esempio, spiega
nel 1943 alla direttrice della colonia della Croce Rossa tedesca,
per quale ragione per il soggiorno suo e della famiglia dall’11 al
31 luglio egli desideri belle stanze “in una posizione
silenziosa”: «Durante l’anno sono quasi sempre all’estero per
alti incarichi ufficiali e oberato di lavoro». Quando la madre
Marie a giugno del 1943 si mette in viaggio per andare a trovare
Wilibald a Friburgo in Brisgovia, fa tappa all’Hotel Excelsior di
Berlino, divenuto nel frattempo sede della NSV, la Società di
assistenza sociale nazionalsocialista, cui anche Hildebrand è
iscritto. Gurlitt contatta appositamente il custode Krüger per
assicurarsi che il giorno dopo l’ottantaquattrenne «moglie del
consigliere» arrivi puntuale al treno nella stazione di Anhalter
Bahnhof lì di fronte, assieme «all’anziana domestica». Eppure,
proprio Gurlitt, uno dei più importanti affaristi nel mercato
dell’arte, dà ancora istruzione all’impiegato dell’albergo di
assegnare alle anziane signore «una camera con due letti, senza
22
bagno (se possibile un letto e un divano con delle lenzuola)» .
Privatamente Gurlitt concede a sé e alla sua famiglia solo
sistemazioni alquanto modeste.
Gli affari a Dresda gli vanno bene, così bene che a maggio del
1943 riesce persino a procurarsi, d’accordo con il direttore degli
uffici commerciali di Albingia, una società di assicurazioni, a
Dresda, nuove e più ampie possibilità di stoccaggio per i propri
273