Page 272 - Il mercante d'arte di Hitler
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Mentre Gurlitt è così impegnato nei suoi negozi in Francia e

                in  Olanda,  nell’inverno  1941-1942  si  trova  parallelamente  a

                dover organizzare un trasloco per la famiglia. A dicembre 1941
                e a principio del nuovo anno la Alte Rabenstraße ad Amburgo

                viene colpita due volte dalle mine aeree degli Alleati e diverse

                case  –  tra  cui  il  civico  numero  6  –  vengono  distrutte.  Gurlitt

                riceve  dalla  città  anseatica  il  pagamento  di  6.242,08  marchi

                imperiali  come  indennizzo  per  i  danni  materiali  provocati  il  I
                dicembre  1941.  Nella  lista  dei  danni  sono  elencate  le  voci

                «edificio, masserizie, strumenti di lavoro, mobilie, scorte», ma

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                non  si  parla  di  oggetti  d’arte .  La  situazione  per  la  famiglia
                dev’essere  divenuta  insostenibile  già  prima.  Gli  attacchi  aerei

                sui cieli di Amburgo sono in corso da maggio del 1940, nelle
                settimane  precedenti  i  piloti  della  Royal  Air  Force  hanno

                rilasciato volantini sulla città. Sirene, offensive antiaeree, rifugi

                sotterranei sono all’ordine del giorno. Quando la sua stessa casa

                viene  danneggiata,  Hildebrand  Gurlitt  lascia  la  città  con  la

                famiglia.
                   Si trasferiscono nuovamente a Dresda a casa dei genitori al

                numero 26 di Kaitzer Straße, dove la madre di Gurlitt vive sola

                dalla  morte  del  padre  di  lui  nel  1938.  La  famiglia  vi  rimarrà

                ancora  per  pochi  anni,  prima  di  dover  fuggire  in  Baviera  di

                fronte  all’avanzata  degli  Alleati  russi.  Hildebrand  trascorre

                molto  tempo  fuori  casa,  si  reca  di  continuo  a  Parigi  e  ad
                Amsterdam, per prendere in visione qualche quadro e offrirlo ai

                musei in Germania. In una lettera all’ufficio annonario Gurlitt

                chiede di poter «convertire i tagliandi alimentari (anche quelli

                per la carne) in tagliandi di viaggio», trovandosi a Dresda solo
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                per pochi giorni al mese .

                   Gurlitt  continua  a  seguire  il  suo  negozio  di  arte  anche  dal




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