Page 274 - Il mercante d'arte di Hitler
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quadri.  Il  deposito  a  ogni  modo  deve  rimanere  segreto.

                L’assicuratore offre a Gurlitt un “ricovero discreto” nel proprio

                appartamento privato. Probabilmente Gurlitt è preoccupato per
                l’avanzata  degli  Alleati  e  vuole  mettere  le  sue  proprietà  al

                sicuro.  Per  il  negozio  in  un  primo  tempo  Gurlitt  non  notifica

                ufficialmente  alcun  cambiamento,  nella  sua  corrispondenza  il

                nome dell’esercizio rimane Kunstkabinett e il nuovo recapito è

                riportato  tra  parentesi  sotto  a  quello  vecchio.  Più  tardi  Gurlitt
                indicherà come sede della sua galleria un indirizzo a due passi

                dal  numero  6  di  Alte  Rabenstraße:  «Amburgo  13,  Mittelweg

                       23
                147» .


                         Responsabile acquisti per il Museo del Führer



                   I  fasti  come  mercante  d’arte  arrivano  per  Gurlitt,  però,
                quando, a marzo del 1943, il direttore del Museo di Wiesbaden

                Hermann Voss ottiene la nomina a commissario speciale per la

                realizzazione del Museo del Führer a Linz. Voss succede a Hans

                Posse, morto a dicembre del 1942 per un carcinoma alla bocca.

                Egli  assume  non  solo  l’incarico  di  Posse  alla  commissione,
                bensì  anche  il  suo  posto  alla  direzione  della  Galleria  d’arte

                pittorica presso la Collezione nazionale di Dresda. Sebbene non

                sia un membro del partito, il direttore del Museo di Wiesbaden

                si  è  rivelato  un  uomo  affidabile  per  la  sua  sollecitudine  nel

                liberare il proprio assortimento da oggetti d’“arte degenerata”.
                Inoltre si è reso utile alla polizia della città quale competente in

                materia  di  collezioni  ebraiche,  e  ha  così  allargato

                considerevolmente  la  propria  di  collezione  approfittando  di

                prezzi privilegiati. A differenza del suo predecessore, Voss non

                si  reca  di  persona  nei  territori  occupati,  ma  si  affida  alla






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