Page 269 - Il mercante d'arte di Hitler
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Kunstdienst  –  che  fino  al  1939  lavora  alla  reggia  di

                Schönhausen e introduce i clienti stranieri al magazzino di “arte

                degenerata”  –  raggiunge  Parigi.  A  Parigi  Hirzel  fa  da
                intermediario  per  i  potenziali  acquirenti  n  Germania.  Così  ad

                esempio, per le ultime novità, il critico d’arte Will Gorhmann

                consiglia  al  gallerista  Arnold  Gutbier  di  rivolgersi  proprio  a

                                                                                              16
                Hirzel, che si reca a Parigi alla fine quasi ogni settimana .
                   Pare dunque che Goebbels abbia rimesso insieme, tramite il
                suo uomo, Rolf Hetsch, la squadra coesa dei tempi del Piano di

                valorizzazione “Arte degenerata” e l’abbia spedita ora a Ovest,

                per  prender  parte  alla  grande  spoliazione  di  opere  d’arte  lì  in

                corso. Il ministro della Propaganda non intende starsene con le

                mani  in  mano  a  guardare  mentre  le  organizzazioni  dedite  al
                furto d’arte inviate da Hitler e Göring si insediano in Francia,

                ma  vuole  entrare  in  lizza  anche  lui.  Tra  gli  attori  in  gioco  a

                settembre del 1940 vi sono l’ente per la Tutela del patrimonio

                artistico, il Devisenschutzkommando, nucleo per il recupero di

                valuta estera, le commissioni speciali Künsberg e Linz e l’Unità
                operativa Reichsleiter Rosenberg. Non appena l’esercito occupa

                la  Francia,  la  Tutela  del  patrimonio  artistico  viene  assorbita

                dalla Wehrmacht, con l’obiettivo di mettere sotto sequestro le

                collezioni d’arte pubbliche e private e in particolare dei cittadini

                ebrei.  Anche  il  Devisenschutzkommando,  che  avrà  un  ruolo

                pure nelle deportazioni, fa ingresso nel Paese; il suo compito è
                quello  di  confiscare  moneta,  oro,  diamanti  e  azioni  dei

                patrimoni privati. La commissione speciale Künsberg, dal nome

                del  tenente  colonnello  delle  SS  Eberhard  von  Künsberg,

                inizialmente  incaricata  da  von  Ribbentrop  del  sequestro  di

                materiale  politicamente  rilevante  nei  territori  occupati,  finisce

                anch’essa  per  incamerare  oggetti  d’arte.  La  commissione




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