Page 266 - Il mercante d'arte di Hitler
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all’Istituto tedesco possono oggi essere ricostruite solo a fatica.

                Ma deve senz’altro essere lui a proporre a Epting, a principio

                del 1943, una mostra di Acquerelli e incisioni di artisti tedeschi
                e a chiedere in prestito le opere necessarie. Un’idea che Gurlitt

                insegue da sempre e che recupera anche più tardi. Dopo Parigi,

                la  mostra  gira  per  diverse  grandi  città  in  Francia,  nei  territori

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                occupati e non . Vi è prova inoltre di altre proposte di Gurlitt a
                Epting per il programma culturale parigino. Il 20 maggio 1943,
                ad esempio, caldeggia in una lettera un ciclo di conferenze con

                l’attore  Herbert  Dirmoser.  Gurlitt  l’ha  conosciuto  a  Dresda,

                dove in quel momento ha il ruolo di protagonista nella tragedia

                di  Ernst  Bacmeister  Kaiser  Konstantins  Taufe  (Il  battesimo

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                dell’imperatore Costantino) . A Parigi Gurlitt si trova nel posto
                giusto, la città è in quegli anni la piazza d’affari più importante

                per  l’arte  in  Europa.  Qui  può  fare  man  bassa.  Di  fronte

                all’immensa  offerta  di  opere  provenienti  dalle  collezioni

                saccheggiate  dai  nazisti  si  accalcano  schiere  di  potenziali

                clienti, un eldorado per i mercanti inviati dalla Germania, la cui
                disponibilità  di  mezzi  sembra  davvero  inesauribile.  Le

                condizioni  d’acquisto  per  essi  sono  estremamente  favorevoli:

                con il cambio di valuta imposto dalle forze di occupazione, di

                20  franchi  per  un  marco,  è  possibile  talvolta  ottenere  un

                guadagni  pari  al  cento  per  cento  rivendendo  le  opere  in

                Germania.
                   Di qui alla fine del 1944, Gurlitt si reca regolarmente a Parigi,

                dove  si  ferma  ogni  volta  per  diversi  giorni.  Qui  o  soggiorna

                nella  rue  du  Four  da  Olga  Chauvet,  la  sua  amante  di  diciotto

                anni più giovane di origini russe che vive separata dal marito,

                un diplomatico austriaco e membro della famiglia di banchieri

                Chauvet di Ginevra; oppure alloggia all’Hotel Saint Simon, un




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