Page 260 - Il mercante d'arte di Hitler
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Camille Pissarro e un ritratto di Händel a opera di un maestro

                anonimo del  XVII secolo. Gurlitt sosterrà in seguito di fronte a

                Walter Hinrichsen di aver acquistato le opere direttamente dal
                padre, a prezzi che sarebbero stati concordati all’epoca con la

                famiglia.  Gurlitt  ha  conosciuto  l’editore  attraverso  il  fratello

                Wilibald,  che  ha  collaborato  alla  realizzazione  dell’Annuario

                della  casa  editrice  Peters  dato  alle  stampe  da  Hinrichsen,

                pubblicando lì un proprio componimento in occasione del 350                             o
                anniversario  dalla  nascita  del  musicista  Heinrich  Schütz.  Le

                dichiarazioni rese da Gurlitt in seguito non si allontaneranno dal

                vero, nella misura in cui egli in effetti avrà trattato i prezzi con

                Hinrichsen,  seppur  non  direttamente.  Stando  ai  documenti,

                Gurlitt pagherà 10.000 marchi imperiali per entrambi i dipinti e
                1.300  per  i  due  bozzetti,  prezzi  ben  sopra  la  media  all’epoca.

                Poiché  i  pezzi  sono  stati  depositati  al  museo  dall’autorità

                nazista, Hinrichsen deve informare delle trattative la Direzione

                tributaria  regionale  di  Lipsia  e  chiedere  l’autorizzazione  alla

                vendita. L’11 e il 16 gennaio 1940 ha luogo la cessione a favore
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                di Gurlitt . Il collezionista tuttavia non può disporre del denaro a
                lui versato presso la filiale di Lipsia della Deutsche Bank in un

                conto bloccato. Gurlitt riceve in consegna le opere dal museo,

                mentre Hinrichsen è ancora in carcere. Una trattativa diretta – se

                mai  ve  ne  sia  stata  una  –  può  essere  avvenuta  soltanto  prima

                dell’arresto.  Dalle  pratiche  della  direzione  regionale,  che
                comunica  a  Gurlitt  la  concessa  autorizzazione  per  la  vendita,

                egli sa perfettamente che non si tratta di un atto volontario.

                   Anche  l’acquisto  dei  nove  disegni  di  Menzel  dal  medico  di

                Amburgo  Ernst  Julius  Wollfson  mostra  come  Gurlitt  sappia

                trarre vantaggio dalla situazione di necessità di quest’ultimo. A

                inizio  dicembre  del  1938,  quando  ormai  il  collezionista  si  è




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