Page 230 - Il mercante d'arte di Hitler
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esultante, seguiti da un corteo di cinquemila persone in costumi

                storici.

                   Dopo  questo  inizio  pomposo,  le  porte  del  nuovo  tempio
                dell’arte  sulla  Prinzregentenstraße  vengono  aperte,  con  quegli

                esempi  di  “nuova  arte  tedesca”  che  Hilter  ha  annunciato  alla

                popolazione  già  dal  suo  insediamento  al  governo.  La

                coreografia  è  studiata  fino  all’ultimo  dettaglio,  nell’intento  di

                creare  un’atmosfera  carica  di  sacralità.  Nelle  grandi  sale
                rivestite  di  marmo  e  di  luce,  per  un  totale  di  5.080  metri

                quadrati di superficie espositiva, accanto a ritratti del Führer e

                di  altri  esponenti  di  spicco  del  partito,  si  possono  ammirare

                rappresentazioni eroiche di soldati e sportivi, scene allegoriche

                e  quadri  di  genere,  paesaggi  e  nature  morte.  Ma  l’effetto
                desiderato non scaturisce tra i visitatori, l’entusiasmo per l’arte

                è  contenuto.  Più  delle  opere  esposte,  sono  gli  spazi  a

                impressionare.  I  cronisti  quindi  si  profondono  piuttosto  nella

                descrizione  dei  luoghi:  «[…]  le  enormi  dimensioni  della

                struttura,  l’appropriatezza  e  la  bellezza  dei  materiali.  Ogni
                                                                                               8
                quadro, ogni figura ha trovato qui il proprio posto ideale» .
                   Come  da  programma,  il  giorno  seguente,  nei  Portici  dei

                Giardini  reali  accanto  all’Haus  der  Deutschen  Kunst,  apre  la

                mostra  “Arte  degenerata”.  Vengono  esposti  dipinti,  sculture  e

                disegni            di          rappresentanti               dell’Impressionismo,

                dell’Espressionismo,  del  Dadaismo,  del  Costruttivismo,  del
                Bauhaus, della Nuova oggettività e dell’arte astratta, per quanto

                il  numero  di  opere  espressioniste,  e  in  particolare  degli  artisti

                della Brücke, sia di gran lunga preponderante. A differenza di

                quanto  avviene  nella  Grande  esposizione  di  arte  tedesca,  i

                quadri  al  numero  4  di  Galeriestraße  si  assiepano  stretti  alle

                pareti,  accatastati  l’uno  accanto  o  sopra  l’altro,  a  generare  un




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