Page 228 - Il mercante d'arte di Hitler
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elencati tra gli altri anche tutti i nomi di quegli artisti che Gurlitt

                ha sostenuto fin qui.

                   E  tuttavia  non  ha  alcuna  intenzione  di  farsi  mettere  in
                ginocchio per la terza volta dagli “etnonazionalisti”. Se davvero

                non può nulla contro i nazionalsocialisti, almeno intende allora

                trarvi vantaggio. Sono in molti nel Paese a sviluppare un simile

                atteggiamento opportunista. Gurlitt trova una strategia per fare

                dell’operazione  “Arte  degenerata”  la  base  della  sua  attività,
                rivendendo  i  beni  confiscati  e  procacciando  valuta  estera  al

                Terzo Reich. Sarà pure sua premura aiutare artisti perseguitati e

                salvare  l’arte  in  pericolo  nel  peggiore  dei  casi,  ma  come

                mercante d’arte dei nazisti, più di tutto, profitterà dei migliori

                affari.  Nel  1937  Gurlitt  osserva  però  ancora  la  situazione  da
                distante. Solo un anno più tardi, a ottobre del 1938, si renderà

                disponibile a collaborare con il ministero della Propaganda. Nel

                corso di quell’anno Gurlitt assume infine un atteggiamento più

                opportunista.

                   Per metà luglio Ziegler e i suoi colleghi riescono a portare a
                Monaco  quasi  settecento  opere  provenienti  da  forse  circa

                trentadue  musei.  In  soli  pochi  giorni  le  sale  dei  Portici  del

                Giardino reale, che fino a quel momento ospitano la gipsoteca

                dell’Università  di  Monaco,  vengono  riconvertiti  in  spazi

                espositivi. Il piano dell’allestimento è opera di Willrich, il cui

                pamphlet  ha  convinto  Goebbels  ad  abbracciare  l’idea  della
                mostra, come risulta dagli appunti del suo diario dell’11 giugno

                1937: «Letture: Willrich, La purificazione del tempio dell’arte.

                                                                       6
                Cosa  necessaria  e  che  mi  ripropongo» .  Alcune  frasi  riportate
                sulle  pareti  della  mostra  Arte  degenerata  sembrano  prese

                direttamente  dal  suo  libro.  La  prima  difficoltà  consiste  nello

                sgomberare  nel  breve  tempo  a  disposizione  i  gessi  della




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