Page 235 - Il mercante d'arte di Hitler
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Adolf Ziegler ed è all’inizio di una promettente carriera nel
sistema nazionalsocialista. Durante gli studi ha svolto il
praticantato al Museo nazionale di artigianato di Dresda e da
aprile 1938, prima di essere richiamato a Berlino, è curatore
presso la Collezione di porcellane. È possibile che Hildebrand
Gurlitt e Hetsch, di otto anni più giovane di lui, si conoscano già
da Dresda, di fatto i due entrano presto in confidenza, fin
dall’inizio dell’attività di Gurlitt per il ministero.
Potrebbero però già essersi incontrati ai tempi del suo
mandato al Kunstverein di Amburgo. Tra la metà di settembre e
la metà di ottobre del 1931 Gurlitt aveva tenuto lì la mostra
Architettura e arti tecniche in cooperazione con il Kunstdienst,
il “circolo artistico” della Chiesa evangelica, di cui Hetsch era il
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referente . Anche il Kunstdienst gioca un ruolo decisivo nella
vendita dell’“arte degenerata”. Il circolo è nato su iniziativa di
Gotthold Schneider, un libraio di Chemnitz che nel 1928 ha
fondato l’associazione a Dresda. L’obiettivo iniziale è quello di
una riforma dell’arte religiosa. Sull’onda dell’uniformazione
ideologica a opera dello Stato, però, nel 1933 il Kunstdienst si
trasferisce a Berlino e un anno dopo diviene un ufficio interno
al ministero della Propaganda, mentre Gottlob, in qualità di
responsabile dell’associazione, assurge al ruolo di «referente
artistico del governo del Reich». Le sale del castello di
Schönhausen messe a disposizione del Kunstdienst per mostre e
concerti vengono utilizzate a partire dall’agosto del 1938 come
spazi espositivi per le opere confiscate. I rapporti già avviati sia
con Schneider sia, probabilmente, con Hetsch spiegano la
posizione vantaggiosa che Gurlitt guadagnerà più tardi
nell’assegnazione di opere d’“arte degenerata” da rivendere.
Il 1938 è per Gurlitt l’anno decisivo, dal punto di vista privato
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