Page 217 - Il mercante d'arte di Hitler
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infatti  possono  essere  revocate  in  qualsiasi  momento  e

                prolungate  soltanto  dietro  richiesta.  Helene  Gurlitt  non  ha

                bisogno di escogitare tutto questo, le sue origini per i nazisti non
                pongono  alcun  ostacolo.  Helene  viene  ammessa  alla  Camera

                delle Belle arti del Reich senza esitazioni e le viene assegnato il

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                codice membro KA2871 .
                   Il Kunstkabinett è così salvo. Ma altri pericoli sono alle porte.

                Da Berlino Gurlitt non può attendersi più nessun appoggio, da
                quando Eugen Hönig è stato rimpiazzato alla presidenza della

                Camera delle arti da Adolf Ziegler, nel 1936. Ziegler, che con il

                suo stile pittorico bonariamente realistico è fino a quel momento

                pressoché sconosciuto come artista, fa una carriera fulminante

                con i nazionalsocialisti e usa ben presto il pugno di ferro nella
                sua opera di “purificazione” dei musei tedeschi. Il primo passo

                lo muove ad Amburgo, dove si reca di persona nel 1936, per

                chiudere la mostra della Lega degli artisti tedeschi. E lancia così

                un monito, ancora una volta al Kunstverein. Qui, sotto il titolo

                apparentemente  innocuo  di  “Pittura  e  arti  plastiche  in
                Germania”, sono in mostra opere di Barlach, Beckmann, Dix,

                Feininger,  Kirchner,  Munch,  Nolde  e  Schmidt-Rottluff.  Poco

                più tardi il presidente del Kunstverein Hans Harder Biermann-

                Ratjen  è  costretto  ad  andarsene  e  con  lui  il  direttore,  Fritz

                Muthmann, la sede nella Neue Rabenstraße viene messa sotto

                sequestro. La chiusura per decreto della mostra della Lega degli
                artisti ha conseguenze di ampia portata per la comunità artistica:

                con  questo  atto,  si  dichiara  chiusa  la  battaglia  contro  l’«arte

                della  decadenza»  a  livello  regionale  e  il  30  novembre  1936

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                viene imposto lo scioglimento della Lega .
                   Messo  alle  strette,  Gurlitt  cambia  ancora  una  volta  il

                programma  delle  sue  esposizioni  e  dà  maggior  risalto  all’arte




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