Page 216 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 216

puramente  economiche,  al  fine  di  allontanare  i  creditori.  Ora,

                durante  il  Terzo  Reich,  il  trucco  gli  si  ritorce  contro.  Con  le

                leggi  razziali  Agoston  viene  riconosciuta  “ebrea  al  cento  per
                cento”. Non è pertanto più autorizzata ad avere un’attività e le

                viene intimato di vendere il negozio a un ariano. Vi sono però

                licenze  straordinarie  di  cui  è  Hitler  a  decidere.  Chi  risulta

                abbastanza utile da procurare al Reich valuta estera può in un

                primo  tempo  continuare  a  commerciare  nell’arte.  In  tal  modo
                Paul  Graupe,  che  sta  facendo  affari  d’oro  a  Berlino,  può

                mantenere  ancora  un  paio  d’anni  la  casa  d’aste  nel  cuore  del

                mercato  d’arte  della  città,  dove  mette  all’incanto  le  collezioni

                dei connazionali ebrei che si trovano alle strette. Alla fine del

                1935 Graupe, poiché “ebreo al cento per cento”, è stato prima
                escluso dalla Camera delle Belle arti del Reich e poi reintegrato

                grazie agli importanti contatti in suo possesso per la fornitura di

                                 52
                valuta estera . Nel 1939 parte per Parigi e da lì, infine, prende
                un aereo per New York.

                   Ma  Agoston,  ossia  la  galleria  di  Wolfgang  Gurlitt,  non  è
                affatto di pari categoria. Senza qualcuno che interceda per loro,

                ben  difficilmente  potrebbero  sperare  in  una  licenza

                straordinaria,  tanto  più  che  dagli  anni  Venti  la  galleria  soffre

                continui  problemi  finanziari.  Ma  il  dirigente  distrettuale  della

                Camera  delle  Belle  arti  del  Reich,  Artur  Schmidt,  mette  una

                buona parola per loro e Agoston finisce nella lista degli “ebrei
                totali, per metà o per un quarto attivi nella Camera del Reich”

                che,  con  la  disposizione  del  26  febbraio  1937,  ottengono  una

                licenza  straordinaria.  L’anno  seguente  Agoston  torna  in

                Danimarca, per rientrare a Berlino un anno dopo con la nuova

                identità  di  Lillie  Christiansen,  questa  volta  di  “razza  ariana”.

                Una manovra di sicurezza, le concessioni straordinarie di Hitler




                                                          216
   211   212   213   214   215   216   217   218   219   220   221