Page 214 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 214

(“persone  di  sangue  misto  di  primo  grado”),  “ebrei  per  un

                quarto” gli individui di cui “uno dei nonni [sia] ebreo” (“sangue

                misto  di  secondo  grado”),  “ebrei  acquisiti”  quelli  uniti  a  un
                                   47
                coniuge ebreo . Per la famiglia Gurlitt tutto ciò ha conseguenze
                molto serie. “Ebrei” ed “ebrei per metà” sono nel mirino della

                persecuzione  razziale.  Papà  Cornelius  viene  schedato  come

                “ebreo  per  metà”  e  a  dicembre  del  1935,  ormai  amaramente

                deluso  dalla  politica,  è  raggiunto  da  un  provvedimento  di
                espulsione  dalla  Camera  delle  Belle  arti  del  Reich.  La  sua

                condizione  di  socio  viene  cancellata  e  retrocessa  all’anno

                       48
                1933 .  Wilibald  Gurlitt  è  colpito  più  duramente  di  chiunque
                altro, avendo una famiglia di sei elementi da sfamare. Nel suo

                caso  si  aggiunge  anche  l’accusa  di  “ibridazione”,  poiché  la
                moglie Gertrud Darmstaedter (1894-1992) ha origini ebraiche.

                Per la nuova legge entrambi si sono resi colpevoli di “vituperio

                della  razza”.  Lo  stimato  studioso  di  musica  perde  la  propria

                cattedra  nel  1937  e  viene  “esonerato”  dal  suo  ufficio,  come

                riportato nelle notizie sui giornali. Ai suoi quattro figli viene da
                                                                            49
                questo momento vietato l’ingresso a scuola . Lo stesso accade a
                Karl Ballmer, anche lui sposato a una donna ebrea ed espulso

                con effetto immediato dalla Camera delle Belle arti del Reich,

                apparentemente  perché  non  in  possesso  «dei  requisiti  e

                dell’affidabilità  necessari»,  come  scrive  il  dirigente  della

                Camera  delle  arti  Walter  Hoffmann,  «a  cooperare  in  modo
                responsabile,  di  fronte  al  popolo  e  al  Reich,  alla  promozione

                                              50
                della cultura tedesca» .
                   Nel corso dell’anno 1936 anche Hildebrand è chiamato, quale

                membro  della  Camera  delle  Belle  arti,  a  presentare  la

                certificazione  sulle  proprie  origini.  Sulla  base  delle  leggi

                razziali, tuttavia, sa di non dover temere sanzioni dirette. Anche




                                                          214
   209   210   211   212   213   214   215   216   217   218   219