Page 210 - Il mercante d'arte di Hitler
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Hildebrand Gurlitt la prende volentieri con sé, Mercedes
conosce il mestiere, visto che pure Winfried è un mercante
d’arte. Anche con Helene ha una buona intesa, Mercedes ha
inizialmente studiato da ballerina. Nelle sue memorie la donna
descrive il tempo trascorso insieme nella Alte Rabenstraße,
dove viene allestito per lei un piccolo ufficio in un disimpegno.
Per un certo periodo vive persino lì, mentre la famiglia è fuori
in villeggiatura a Wedel, per trovare un po’ di riposo dai ritmi
della città: «Poi ho scoperto bozzetti di Rolffs [sic!] e altri, con
mia gran gioia. È stata una vera esperienza. Mio cugino mi ha
iniziato ai suoi segreti. In un cassetto della scrivania teneva dei
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soldi da parte, per foraggiare gli artisti in difficoltà» . Mercedes
è la prima di molti familiari che Hildebrand coinvolge nella
propria attività di compravendita di opere d’arte.
A solo due passi dal Kunstkabinett, al civico 11A di Alte
Rabenstraße, a partire da dicembre del 1933 apre un
distaccamento della Scuola Mary Wigman e un annuncio sulla
rivista culturale «Der Kreis» la promuove. Oltre che a Dresda,
la famosa ballerina espressionista ha celebrato i maggiori
successi ad Amburgo e molte giovani benestanti sono felici di
poter andare alla sua scuola. È possibile che anche Helene tenga
qui alcune lezioni, come prima a Dresda e a Zwickau.
Nella Alte Rabenstraße Gurlitt riesce finalmente a farsi un
nome come gallerista. Come mercante d’arte è ben informato,
affidabile, flessibile. Con la sua auto, una DKW targata
“HH20858”, si reca dai suoi clienti, preleva o consegna loro
40
quadri . Gurlitt si guadagna rapidamente l’attenzione dei
colleghi e il consenso dei clienti. E ha il coraggio di osare. Oltre
a lui ci sono pochi altri galleristi ad Amburgo che espongono
arte ufficialmente sgradita al potere. Fa eccezione il negozio
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