Page 207 - Il mercante d'arte di Hitler
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ritiene  che  la  tutela  dello  Stato  sia  una  misura  benefica

                all’operare  artistico».  Ballmer  si  concede  un  breve  confronto

                con Gerhard Langmaack e alla fine si fa ammettere alla Camera
                delle Belle arti del Reich come «socio straniero», in tal modo

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                Gurlitt può esporre e vendere le sue opere . Nei mesi a seguire
                Gurlitt mette periodicamente in mostra artisti i cui lavori non si

                adattano  alla  visione  imposta  per  decreto  dallo  Stato,  in

                particolare  i  rappresentanti  della  già  sciolta  Secessione  di
                Amburgo.  Gurlitt  presenta  consapevolmente  al  pubblico  Karl

                Kluth, il cui dipinto Nudo si divano rosa nel 1933 aveva portato

                alla  chiusura  della  mostra  dei  secessionisti  al  Kunstverein.  In

                qualità di vecchi membri del gruppo di artisti invita a esporre da

                lui Eduard Bargherr, Arnold Fliedler, Ivo Hauptmann ed Erich
                Hartmann.  All’inizio  del  1937,  poi,  organizza  una  mostra

                dell’ex presidente dell’associazione Emil Maetzel in occasione

                del  suo  sessantesimo  compleanno,  un’impresa  audace,

                considerato  che  Maetzel  non  è  più  iscritto  alla  Camera  delle

                Belle arti del Reich, presupposto essenziale per la presentazione
                pubblica delle sue opere, anche nell’ambito della compravendita

                di oggetti d’arte.

                   Gurlitt trova il modo di aggirare l’ostacolo. Per poter esporre

                gli artisti d’avanguardia che più predilige, Gurlitt ha inserito fin

                dall’inizio        nel      programma           del      Kunstkabinett           anche

                rappresentanti  moderati  dell’arte  moderna,  come  Carl
                Schneiders, formato alla scuola Bauhaus di Weimar e pittore di

                paesaggi dalle forme tettoniche lineari e dai colori concilianti.

                Oppure espone le sculture di Martin Ruwoldt, che nel 1933 è

                stato  nominato  a  capo  dell’associazione  di  categoria  degli

                scultori nella Camera delle Belle arti del Reich e che negli anni

                realizza  numerose  opere  in  spazi  pubblici,  tra  cui  il  rilievo  di




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