Page 200 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 200
prima pagina, i discendenti di Behrens richiedono, infatti, la
restituzione del dipinto. La Commissione Limbach, chiamata in
causa sia dal museo sia dagli eredi, nega però la richiesta,
sostenendo che al momento della vendita – poche settimane
prima dell’emanazione delle legge razziali di Norimberga, il 15
settembre – non vi fosse ancora alcuna persecuzione
programmatica ai danni degli ebrei, pertanto che il prezzo di
30.000 marchi imperiali è da ritenersi equo e che questo è stato
23
pagato regolarmente .
L’incarico di Behrens non ha portato ai risultati sperati per
Hildebrand, ma almeno è un inizio. Dopo l’addio al Kunstverein
cui è stato costretto, il neo-gallerista ora sa che la società di
Amburgo non gli ha tolto la fiducia, anzi. Il 1° novembre 1935
apre ufficialmente il Kunstkabinett del dottor Hildebrand Gurlitt
e con esso la prima esposizione. E per la prima volta annuncia
al “mondo dell’arte”: «Compro solo i migliori acquerelli di
pittori tedeschi, da Marc e Corinth agli astrattisti: i quadri più
24
significativi del XIX e XX secolo» . Anche nelle vesti di
commerciante, Gurlitt si adopera in particolar modo a favore
dell’arte tedesca e dell’Espressionismo. E continua inoltre a
essere uno specialista dei lavori su carta, soprattutto di
acquerelli, ai quali si dedica dai tempi di Zwickau. Solo pochi
giorni dopo l’inizio della mostra, Gurlitt contatta i più influenti
collezionisti per coinvolgerli in un progetto insolito. Vorrebbe
convincerli a sostenerlo nel progressivo ampliamento della
collezione speciale di acquerelli espressionisti da lui iniziata. La
base del catalogo è costituita dalle opere comprate a proprie
spese da Gurlitt a Zwickau, e il cui acquisto per il museo è stato
poi rifiutato dalla città. Con l’aiuto dei collezionisti, Gurlitt
spera dunque di poter realizzare ancora i vecchi piani. In tali
200