Page 195 - Il mercante d'arte di Hitler
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Un incarico enorme, trattandosi di una tenuta a Weißer Hirsch,

                l’odierna  villa  Paulus  al  numero  8  di  Preußstraße,

                precedentemente  convertita  in  clinica.  Nel  1934  Kirchbach  fa
                risistemare  il  giardino,  più  simile  a  un  parco,  e  in  casa  fa

                rivestire in legno una stanza destinata alla sua collezione, con

                                                                                        12
                due podi per l’osservazione di fotografie e incisioni . Il viaggio
                in Italia non riporta tuttavia la sperata stabilità a Kirchbach, che

                a Napoli ha passato la gran parte del tempo a letto. Dopo il loro
                ritorno insieme ad Amburgo, Gurlitt alloggia temporaneamente

                a  casa  dell’imprenditore  a  Blankenese,  per  continuare  a

                prendersi  cura  di  lui.  «È  molto  bello  lì,  ma  potrebbe  anche

                andare  a  trovare  Helene  e  il  bambino  qualche  volta»,  così

                commenta Marie Gurlitt in una lettera alla cognata il 9 aprile
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                1934 l’insolita sistemazione .


                          Metamorfosi: mercante d’arte a pieno titolo



                   Gurlitt  però  è  stanco  di  essere  “l’angelo  custode”  e  il

                responsabile  acquisti  di  un  uomo  ricco,  vuole  agire  da  solo.

                Nonostante  tutti  i  problemi  che  potevano  esserci  al  Museo  di
                Zwickau e più tardi al Kunstverein, lì Gurlitt si sentiva nel cuore

                degli eventi, al centro di un movimento decisivo per il futuro. Il

                ruolo che si trova a giocare adesso è più simile invece a quello

                di un assistente privato. Come opzione per un’attività lavorativa

                vede ora soltanto il commercio, ora che tutte le porte all’interno
                delle istituzioni sono state sbarrate dai nazionalsocialisti. Gurlitt

                ha  in  progetto  di  aprire  una  galleria  con  l’aiuto  di  Kurt

                Kirchbach, che lo sosterrà economicamente nell’allestimento e

                nel  successivo  trasloco  nella  Alte  Rabenstraße.  Gurlitt

                commercia  nel  campo  dell’arte  sin  dai  primi  anni  Venti.  Già
                prima della sua nomina al König Albert Museum di Zwickau,




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