Page 198 - Il mercante d'arte di Hitler
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sviluppi,  come  sempre  con  preoccupazione:  «Devono  davvero

                tribolare  e  sono  sempre  in  ansia  e  di  corsa.  Mantenere  una

                famiglia in una grande città senza un posto fisso e delle entrate
                regolari richiede molte energie. Helene non è più neppure tanto

                giovane  e  flessibile  da  mettere  al  mondo  dei  bambini  con

                leggerezza, e naturalmente manca loro anche l’aiuto adeguato,

                                                                                                      19
                come lo abbiamo avuto noi quando avevamo bambini piccoli» .
                   Prima  ancora  che  il  Kunstkabinett  entri  regolarmente  in
                attività  a  inizio  novembre,  nel  mese  di  giugno  Gurlitt  si  vede

                affidato un incarico molto impegnativo, la vendita di otto opere

                di Menzel dall’eredità di Eduard Ludwig Behrens. La raccolta è

                considerata, accanto a quella del figlio, Theodor E. Behrens, la

                collezione  privata  più  importante  della  città  anseatica.  Il
                banchiere aveva cominciato a mettere insieme a partire da metà

                del secolo precedente la propria collezione, il cui focus centrale

                era costituito dalla pittura di genere francese e tedesca del  XIX

                secolo e dai quadri paesaggistici della scuola di Barbizon. Alla

                sua  morte,  avvenuta  nel  1895,  il  figlio  maggiore,  Eduard  L.
                Behrens junior, aveva ereditato la collezione di dipinti, mentre il

                secondogenito, Theodor E. Behrens, aveva ricevuto il corredo di

                duecento porcellane. Quando poi nel 1925 Eduard L. Behrens

                junior  è  morto,  la  sua  collezione  è  andata  per  dieci  anni  in

                prestito  alla  Hamburger  Kunsthalle.  Scaduto  il  termine  per  la

                restituzione,  ora,  nel  1935,  il  figlio  George  Eduard  Behrens
                intende vendere la collezione e propone anche alla Kunsthalle di

                acquistarne alcuni pezzi. Il museo vorrebbe poter acquistare il

                dipinto di Menzel Altare maggiore della chiesa colleggiata di

                Sant’Anna a Monaco di Baviera, ma l’assessore alla Cultura al

                senato,  Wilhelm  von  Allwörden,  boccia  la  richiesta  con  la
                                                                                                     20
                seguente motivazione: «Lo Stato non acquista nulla da ebrei» .




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