Page 193 - Il mercante d'arte di Hitler
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disperata. Come prima della nomina ad Amburgo, si rimette in
viaggio con le sue conferenze, a Gera e altrove. E c’è sempre
ancora il suo mecenate, l’industriale di Dresda Kurt Kirchbach,
pronto ad aiutarlo a rimettersi in piedi professionalmente.
Un consulente all’opera, Gurlitt fa acquisti per
Kirchbach
Il legame tra i due non si è mai interrotto, anzi, dopo la mostra
al Kunstverein di Amburgo sulla collezione fotografica di
Kirchbach, agli inizi del 1932, il loro rapporto si è intensificato.
Durante i preparativi, a novembre 1931, i coniugi Kirchbach si
sono trasferiti da Helene e Hildebrand come ospiti della
pensione di casa Gurlitt, per una settimana; in quei giorni
assistono all’apertura di una mostra al Kunstverein e alla prima
dell’opera del cugino Manfred ad Altona. I Kirchbach
partecipano persino alla “festa della famiglia Gurlitt” ad Altona
e vi rientrano così quali membri di una cerchia allargata.
Tornato a Dresda, Lore Kirchbach fa visita ai genitori di Gurlitt
nella Kaitzer Straße e riferisce loro come se la passano il figlio e
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la moglie ad Amburgo . I coniugi non sono in confidenza
soltanto con Hildebrand e Helene, ma anche con i genitori. Così
tanto da far sì che Kurt Kirchbach, in passato, si sia confidato
con Cornelius Gurlitt, arrivando a raccontargli dei propri
problemi con la moglie, e ora Cornelius ha finalmente modo di
conoscerla e di conoscerne il temperamento.
Il rapporto tra Hildebrand Gurlitt e il collezionista è davvero
stretto e il direttore del Kunstverein non ne fa mistero neppure
in pubblico. Nell’articolo da lui scritto per il magazine «Der
Kreis» in occasione dell’esposizione fotografica, si riferisce a
Kirchbach come al “mio amico” e ammette con franchezza che
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