Page 185 - Il mercante d'arte di Hitler
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i voti dei nazionalsocialisti, Carl Vincent Krogmann a tenere il
discorso di apertura della mostra successiva, che ha inizio
appena due settimane dopo la precedente, il 16 aprile.
All’epoca, in quel primo anno del Terzo Reich, l’appartenenza
al Partito nazionalsocialista non significava automaticamente
l’ostilità nei confronti dell’arte d’avanguardia. Krogramm, che
già nel 1933 simpatizza per l’NSDAP, è lui stesso un collezionista
e un sostenitore degli artisti modernisti di Amburgo. Quanto
poco il sindaco sappia mantenere una linea ferma in campo
artistico lo dimostra anche il suo rapporto con Fritz
Schumacher, che il 3 maggio 1933 viene rimosso dal suo
incarico di direttore all’Urbanistica per ragioni sconosciute.
Ancora nel 1944 Krogmann farà gli auguri a Schumacher per il
suo settantacinquesimo compleanno, con la ferma convinzione
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che i suoi meriti un giorno saranno nuovamente riconosciuti .
Ma il 16 aprile 1933 Krogmann usa l’inaugurazione della
mostra come occasione per un discorso programmatico. Il
Kunstverein quella sera è affollato di gente come mai prima.
C’è massima attesa per l’annunciata dichiarazione di
Krogmann, nella quale egli riesce comunque a mantenersi
slegato da qualsiasi orientamento nei confronti
dell’Espressionismo. Pur senza entrare direttamente nel merito
della mostra dei secessionisti e della sua chiusura, riesce
comunque a prendere posizione come uomo del partito: «Lo
Stato deve occuparsi di proteggere il popolo da qualsiasi
elemento disgregante e da tutto ciò che può trascinarlo verso il
basso. È suo dovere, dunque, far sì che arti di questo genere non
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trovino spazio in esposizioni pubbliche» .
Tutto ciò non fa che aumentare la pressione su Hildebrand
Gurlitt, che non è più in grado di portare avanti la politica
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