Page 179 - Il mercante d'arte di Hitler
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fatto l’idea di una doppia esposizione anglo-tedesca veniva da
lui. È dal 1931 che assieme all’amico Herbert Read, critico
d’arte e filosofo britannico, Sauerlandt sta pianificando uno
scambio tra i due Paesi, in particolare di sculture moderne. Il
Museo di arti e mestieri da lui diretto ha il proprio focus nella
scultura espressionista fin dai primordi. Non tutti lo apprezzano:
la città non vede di buon occhio che il suo istituto dedicato
propriamente alle arti applicate si trasformi sempre più in un
museo di arte figurativa, della quale del resto si occupa già la
Kunsthalle. Per tale ragione Sauerlandt propone al proprio
collega di organizzare una mostra di scultura moderna inglese al
Kunstverein. Gurlitt ne è subito entusiasta, ma con il luogo
cambia anche il piano originale. Gurlitt di per sé non è un
grande amante della scultura, preferisce l’arte a due dimensioni.
Inoltre il partner inglese di Sauerlandt, Herbert Read, viene
chiamato a Edimburgo, e come nuovo interlocutore a Londra
subentra l’Anglo-German Club. I nuovi partner del luogo
aderiscono all’iniziativa riconvertita a proprio modo da Gurlitt,
che ora prevede principalmente opere pittoriche. Le valutazioni
di Gurlitt si rispecchiano anche nei contributi da lui resi alla
rivista mensile internazionale «Die neue Stadt», dove per
quattro pagine si profonde con abbondanza di immagini nella
discussione della «nuova pittura inglese», mentre il suo testo
sulle opere scultoree dal titolo Against the Praxitelean Tradition
(Contro la tradizione di Prassitele) occupa appena due colonne
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di una pagina .
Per salvare tuttavia almeno alcuni aspetti del proprio progetto
originale e ampliare la sezione di scultura, Sauerlandt presta alla
mostra di Amburgo delle opere da lui acquistate per il Museo di
arti e mestieri, a seguito di una visita a Henry Moore con
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