Page 175 - Il mercante d'arte di Hitler
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Alfred  Kubin,  Gerhard  Marcks  e  altri  ancora.  Come  già  in

                precedenza, Gurlitt lavora direttamente con gli artisti, li mette in

                contatto  con  potenziali  collezionisti,  organizza  serate  di
                discussione  e  conduce  visite  guidate  di  persona.  Come  a

                Zwickau,  anche  ad  Amburgo  si  muove  da  gran  comunicatore

                qual è, rende il proprio istituto parte integrante della vita sociale

                della  città.  «Sono  contento  che  Hildebrand  e  Helene  siano

                riusciti a farsi un buon nome nella società amburghese, nota per
                la sua “rigidità”, a essere accolti e trattati con tutti gli onori»,

                scrive  Cornelius  Gurlitt  nella  lettera  di  Natale  del  1931  alla

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                cognata . L’ambizioso programma di Hildebrand ha inoltre un
                proprio  orientamento  politico.  Affinché  l’arte  incontri  il  suo

                pubblico  e  semini  tracce  nel  quotidiano,  arte  e  vita  devono
                unirsi – questa era ed è rimasta la convinzione di Gurltitt dalle

                esperienze fatte a Zwickau e dai suoi giorni da studente. Nella

                prassi Gurlitt istituisce in Rabenstraße un «consultorio per tutte

                le  questioni  di  arredamento  della  casa».  Come  già  nel

                precedente  mandato,  Gurlitt  alterna  abilmente  i  temi  delle
                esposizioni, accanto a pittura e scultura espone anche fotografia,

                utensili moderni e pubblicità, per accattivarsi il pubblico. Gurlitt

                tenta  di  agganciare  al  suo  istituto  un  pubblico  proveniente  da

                diverse  aree:  sia  dall’ambito  teatrale,  come  con  la  mostra

                L’immagine del teatro moderno in Germania il primo anno, sia

                dal contesto cristiano, come con L’arte religiosa moderna  del
                secondo anno.

                   Al contempo Hildebrand Gurlitt utilizza il Kunstverein come

                forum di discussione, così da inserirsi nel dibattito della città.

                La prima esposizione è dedicata allo scultore Ernst Barlach, il

                cui  progetto  per  il  monumento  ai  caduti  nella  piazza  del

                municipio è attualmente al centro di un’animata discussione in




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