Page 165 - Il mercante d'arte di Hitler
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del Museo St. Annen di Lubecca o la Biblioteca dell’arte di
Berlino. Lo scambio tra Gurlitt e il direttore del Museo di
Lubecca, Carl Georg Heise, è piuttosto intenso, come si può
notare dalla somiglianza delle loro collezioni. Ambedue si
concentrano sulla fotografia contemporanea, in entrambe non si
trovano che pochi, selezionati esempi dal XIX secolo, tutt’e due
comprendono scatti a grande formato di Renger-Patzsch. Il
recupero di foto artistiche legate alla danza, che occupano una
propria sezione nella collezione Kirchbach, si deve a Lore
Kirchbach. L’evento scatenante da cui ha avuto origine l’idea di
una collezione fotografica è stata la mostra internazionale della
Lega degli artigiani Film e foto tenutasi a Stoccarda nel 1929,
nella quale erano esposti oltre mille lavori dei più importanti
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fotografi dell’epoca . L’imprenditore di Dresda, allora
trentottenne, e il più giovane direttore di museo ne erano stati
subito impressionati; con la fotografia i collezionisti sono subito
all’avanguardia. La fotografia è la nuova e più importante forma
d’arte della Repubblica di Weimar. L’idea del valore artistico di
questa disciplina comincia a farsi strada in quegli anni, vi è
all’epoca appena un nugolo di esperti del settore e gli scatti
possono essere acquistati per pochi marchi. Nel giro di due anni
Gurlitt e Kirchbach mettono insieme una collezione di oltre
seicento pezzi. Con ogni probabilità è il direttore di museo a
consigliare all’industriale anche l’acquisto di opere di Nolde,
Hodler, Marc e Corinth, che Kirchbach possiede tra le altre. Un
profilo che coincide senz’altro con le competenze di Gurlitt. Dai
registri contabili risulta che Gurlitt abbia venduto a Kirch
numerose opere di artisti del XIX secolo, come Ludwig Richter,
Andreas Achenbach, Christian Clausen Dahl, Karl Blechen e
altri. Quale compenso per il suo impegno, Kirchbach sostiene
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