Page 158 - Il mercante d'arte di Hitler
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quel che è realmente, ossia una panoramica sull’opera di artisti

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                decisivi dei nostri giorni» .
                   Ma il giudizio sulla testa di Gurlitt è già stato emesso, quando
                nella seduta di ottobre il Consiglio comunale aveva disposto con

                i voti dell’ala civica e comunista di non assegnare più alcuna

                carica alla direzione del museo e che Gurlitt rimanesse al lavoro

                in  forma  puramente  ausiliaria  soltanto  una  settimana  al  mese,

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                fino  alla  risoluzione  del  suo  contratto  a  marzo  1930 .  Il
                compromesso proposto dai partiti di centro di limitare soltanto

                l’attività del museo, mantenendo il direttore, non viene accolto.

                Per  Gurlitt  questo  significa  il  licenziamento.  La  notizia  del

                teatrino della zuffa locale si diffonde rapidamente tra i colleghi

                di  Gurlitt  al  Deutscher  Museumsbund.  Numerosi  giornali  in
                tutta  Germania  ne  parlano,  tra  questi  anche  l’«Hamburger

                Fremdenblatt», che il 12 ottobre 1929 deride la decisione della

                città  di  Zwickau:  «Finalmente  lo  spendaccione  è  stato  fatto

                fuori.  Le  casse  possono  respirare.  L’arte  è  sul  lastrico  –  no,

                signori di Zwickau, non è stata una mossa conveniente».
                   Il direttore – ancora per poco – tenta però di opporsi e fonda a

                propria difesa il circolo degli “Amici del museo” di Zwickau,

                anche per scongiurare la minacciata chiusura del museo. Il 14

                marzo 1930 l’associazione di sostegno presenta al sindaco Holz

                e  alla  commissione  del  museo  una  propria  «risoluzione»,

                firmata  da  seicentootto  membri,  tra  cui  il  direttore  della
                Pinacoteca di Berlino, Max Friedländer, il direttore del Museo

                St. Annen di Lubecca, Carl Georg Heise, e il direttore generale

                delle  Collezioni  d’arte  di  Dresda,  Hans  Posse,  che  aveva

                prestato consulenza al Museo di Zwickau in qualità di esperto.

                Più tardi Gurlitt lo ritroverà a capo del progetto speciale per il

                Museo  del  Führer  a  Linz.  Ma  per  ora,  al  primo  punto  della




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