Page 153 - Il mercante d'arte di Hitler
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Crossen, ad esempio, dona al museo numerosi passepartout in

                carta.

                   Con  Glaser  condivide  la  particolare  predilezione  per  gli
                acquerelli  di  artisti  di  Dresda,  come  Wilhelm  Lachnit,  Otto

                Griebel  e  Conrad  Felixmüller.  Gurlitt  ne  mette  insieme  una

                collezione completa per Zwickau, creando una delle collezioni

                di  acquerelli  più  importanti  in  assoluto.  La  città  però  gliene

                vieta  l’acquisto.  Gurlitt  compra  allora  le  tavole  a  titolo
                personale e le espone al museo almeno in occasione di mostre

                temporanee.  Una  delle  opere  della  collezione  di  Glaser,

                l’acquerello Ragazza a tavola (1923) di Wilhelm Lachnit, sarà

                ritrovato con il rinvenimento di Schwabing. Non è chiaro ancora

                oggi  come  e  quando  Hildebrand  Gurlitt  ne  sia  entrato  in
                possesso, se l’abbia acquistato direttamente da Glaser, prima o

                dopo  il  1933.  Fino  al  1929  l’opera  sarà  ancora  proprietà

                dell’avvocato ebreo, che quello stesso anno presterà l’acquerello

                alla Società delle arti della Sassonia per una mostra dal titolo

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                Nuove opere d’arte dai patrimoni privati di Dresda . Poco più
                tardi, Glaser sarà costretto a cedere parte della sua collezione,

                essendosi ritrovato in difficoltà economiche. Subito, tra il 1933

                e  il  1934,  gli  viene  revocata  la  licenza  di  avvocato  e  notaio.

                Anche  molte  altre  opere  del  rinvenimento  di  Schwabing

                corrispondono al profilo della collezione di Glaser. Tra queste

                vi  è  anche  l’acquerello  di  Otto  Griebel  La  velata  del  1926.
                Come per la tavola di Wilhelm Lachnit, anche in questo caso il

                retro  del  passepartout  riporta  il  nome  “dott.  Glaser”.  È  lecito

                supporre che l’indicazione non rimandi all’allora direttore della

                Bilblioteca d’arte di Berlino, lo storico dell’arte e collezionista

                Curt Glaser (1879-1943), bensì a Fritz Glaser, amico personale

                di Otto Griebel. Della cerchia di artisti di Dresda, cui Gurlitt è




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