Page 149 - Il mercante d'arte di Hitler
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l’allestimento  e  l’arredo  è  un  museo  di  alto  livello,  un  vero

                museo moderno».

                   Mentre nelle aree di cui non è competente Gurlitt si affida a
                esperti esterni, si dedica di persona alle faccende di suo stretto

                interesse:  le  esposizioni  e  l’ulteriore  ampliamento  di  una

                collezione di arte moderna. Il suo più costoso acquisto sarà il

                dipinto Donna in vestito blu a tavola (1926) di Max Pechstein,

                ottenuto  per  settecento  marchi  imperiali.  A  Max  Pechstein
                Gurlitt dedica anche la prima mostra personale. La scelta non è

                casuale, poiché Pechstein è originario di Zwickau, dove non ha

                ancora  ottenuto  alcun  riconoscimento.  «A  ben  vedere,  è  uno

                scandalo che sia lei, che non è di Zwickau, a presentarmi – per

                non dire a impormi – alla gente», scrive il pittore il 25 luglio
                1925 da Berlino, dopo che Gurlitt si è rivolto a lui. Pechstein

                immagina  già  le  imminenti  sollevazioni  tra  i  minatori  nella

                «riserva  di  carbone  di  Zwickau»:  «Auguro  loro  una  “buona

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                risalita!”» .  Attraverso  Pechstein  si  avvia  anche  una
                collaborazione  tra  Hildebrand  e  Wolfgang  Gurlitt,  unico
                gallerista  a  seguire  il  pittore  tra  il  1913  e  gli  inizi  degli  anni

                Venti. Pechstein consiglia al direttore del museo di farsi dire dal

                cugino  presso  quali  collezionisti  si  trovino  le  sue  opere  più

                importanti in modo da poterle portare a Zwickau.

                   Le  successive  mostre  Gurlitt  le  dedicherà  a  Käthe  Kollwitz

                (nel  1926),  Erich  Heckel  e  Karl  Schmidt-Rottluff  (nel  1927),
                Emil Nolde (nel 1928) e Christian Rohlfs (nel 1930). I contatti

                personali  maturati  con  gli  artisti  gli  torneranno  utili  nella  sua

                nuova  posizione:  Karl  Schmidt-Rottluff  lo  conosce  già  dai

                tempi dalla guerra e da allora sono rimasti amici. È inoltre in

                contatto con Otto Dix, Ernst Barlach e Conrad Felixmüller, il

                padre del suo figlioccio, Justus. Il pittore di Dresda gli invierà le




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