Page 145 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 145
originalità dell’arte, che si esaurirebbe, a suo dire, in imitazioni
della pittura europea. Qualche merito riconosce agli artisti
Charles Sheeler, Charles Demuth, John Marin e Niles Spencer,
che cita per nome. Ma il loro approccio immaturo è per lui una
6
prova della superiorità dell’arte del Vecchio mondo .
Quando l’articolo compare su «L’Humanité», Gurlitt siede da
tempo ormai al suo nuovo posto a Zwickau, dove è entrato in
carica all’inizio dell’estate 1925. Inizialmente lui e la moglie
non trovano una dimora stabile e sono costretti in un primo
7
tempo a passare da «un alloggio mobiliato all’altro» . «Per gli
inizi dell’anno prossimo gli è stato promesso un appartamento
in condivisione, in una casa che dovrebbero costruire», scrive
Marie Gurlitt alla cognata . La coppia paga sulla propria pelle la
8
scarsa disponibilità di abitazioni a Zwickau. Nel giorno previsto
per l’assegnazione, il 31 maggio 1924, pervengono alla città
9
1.969 richieste di appartamenti . Su una popolazione di 80.748
abitanti tale volume di persone rappresenta una percentuale
importante. Zwickau però è ritenuta una città in crescita.
L’economia della città, improntata all’estrazione mineraria, ha il
proprio punto di forza nell’industria metallurgica e nella
fabbricazione di macchinari. Dagli inizi del secolo inoltre si è
affermato il nuovo ramo industriale della costruzione di
automobili, dove nel corso degli anni Venti viene introdotta la
catena di montaggio: Zwickau era ed è ancora una città di
operai. Alle elezioni comunali del 13 gennaio 1924 i
socialdemocratici raccolgono il maggior numero di voti
(10.204), e i comunisti ne conquistano 6.407. Ma la
maggioranza nel Consiglio comunale è rappresentata dal Partito
nazionalpopolare tedesco e dal Partito popolare, che si
coalizzano nella frazione di destra.
145