Page 150 - Il mercante d'arte di Hitler
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foto di cinque opere a scelta per l’esposizione «L’umanità
nuda», che avrà luogo nel 1929. Gurlitt opterà per Venere sulla
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spiaggia . Non riuscirà invece a portare a Zwickau, come aveva
progettato inizialmente, la mostra collettiva di Felixmüller che
in quello stesso anno girerà per tutta la Renania. Il vento infatti
nel frattempo sarà cambiato. L’acquisto da parte di Gurlitt di un
autoritratto di Felixmüllers scatenerà aperte critiche nei suoi
confronti, che culmineranno con le dimissioni.
Ma nel 1925 Hildebrand Gurlitt è ancora irrefrenabile nel suo
entusiasmo. Dopo Pechstein, segue una mostra su opere di
artisti di Zwick au, manifestazione che Gurlitt riproporrà
periodicamente, per dare all’istituzione un ancoraggio locale. In
segno di riconoscimento il 1° luglio 1926 gli viene affidata la
direzione della Società delle arti locale. Dall’unione personale
con il museo l’associazione, fino a quel momento un po’ allo
sbando, spera di potervi guadagnare in gradimento anche per le
proprie di esposizioni. Ma già a dicembre Gurlitt deve
riconoscere che l’organizzazione è «un’iniziativa senza
speranza». Nel 1928 le loro strade si dividono nuovamente, il
consiglio direttivo dell’associazione annulla le conferenze e le
esposizioni di Gurlitt in programma. Nel suo museo Gurlitt
riesce ad alternare abilmente mostre di artisti contemporanei
con esposizioni di arte più antica, con Albrecht Dürer, la pittura
religiosa, Hans Thoma, o ancora opere di artigianato come
lavori di mastri orafi e porcellane di Meißen. L’arte moderna
può essere avvicinata allo scettico pubblico di Zwickau solo
entro una cauta cornice istituzionale, in continuità armonica con
il passato, per così dire. Gurlitt si impegna in un’attività
immane. Nel corso dei suoi cinque anni di servizio organizza,
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